Aumentano le gare d’appalto in Veneto nel settore dei lavori pubblici. Nel 1° trimestre 2023 sono stati pubblicati nel sito del Ministero Infrastrutture e della Regione Veneto 392 esiti di gara, in sensibile aumento rispetto ai trimestri precedenti, che si attestavano intorno alle 300 pubblicazioni per trimestre.
Questo si deve all’effetto di un maggior ricorso da parte degli enti locali a stazioni appaltanti intemediarie quali le Province e ad altri soggetti come la Federazione dei Comuni del Camposampierese che nel corso dei primi mesi dell’anno ha pubblicato da sola circa 80 esiti non solo attinenti a lavori che interessano il proprio ambito territoriale ma anche per conto di Comuni di altre province, in particolare Rovigo, Treviso e Vicenza. I dati sono stati elaborati da Ance Veneto, che plaude ai risultati ma esprime anche una forte preoccupazione relativamente alla mancata applicazione del prezzario regionale da poco approvato. “Anche se certamente perfettibile, si tratta di uno strumento importante che deve essere applicato omogeneamente. Siamo però preoccupati che ciò non avvenga. Perciò rinnoviamo l’esortazione a tutte le stazioni appaltanti ad allinearsi” avverte il presidente di Ance Veneto Paolo Ghiotti.
Tornando ai dati, tra gennaio-marzo 2023 si registra un sensibile incremento delle gare relative all’edilizia scolastica (18,7% del totale) la maggior parte delle quali finanziate con risorse provenienti dal PNRR. Un aumento che interessa soprattutto Padova, Verona e Treviso, ma percentuali significative si rilevano anche a Vicenza e Belluno. In generale, il trend del primo trimestre è stato fortemente condizionato dal sensibile incremento delle gare finanziate da risorse del Pnrr. Si tratta di quasi un terzo delle gare complessive, per un importo che supera i 117 milioni di euro, il 37,2% del totale delle risorse stanziate nei primi tre mesi dell’anno. Metà delle gare con risorse Ue si concentrano a Padova e Treviso e sono gestite prevalentemente dalle Province (88%). Questi interventi sono indirizzati principalmente all’edilizia pubblica (70,3%), in particolare nelle categorie OG1 – Edifici civili e industriali e OG2 – Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela. Le opere stradali (OG3) rappresentano il 20% delle gare esperite con risorse PNRR, mentre sono marginali le gare per infrastrutture, opere idrauliche e difesa del suolo.
A livello complessivo, Treviso e Vicenza raccolgono rispettivamente il 21,2% e 20,7% degli esiti pubblicati nel corso del primo trimestre 2023, mentre Venezia e Padova registrano il 18,4% e 17,3%. Verona, Rovigo e Belluno si attestano su quote inferiori al 10%, confermando i livelli più contenuti già registrati nelle precedenti rilevazioni.
Il minor prezzo si conferma il criterio maggiormente diffuso tra le gare, con l’86,8% del totale, mentre l’offerta economicamente più vantaggiosa, collegata alle procedure aperte, trova più di un qualche riscontro a Padova e Verona, a livello territoriale, e nelle opere di edilizia civile / industriale. “È proprio alla luce di questi dati che si conferma l’importanza dell’applicazione del prezzario: in un momento di forte oscillazioni di prezzi è indispensabile poter garantire un prezzo corretto per eseguire opere di qualità nel rispetto dei tempi e delle Committenze”.