“Non è tollerabile che in Veneto l’80% dei ginecologi che operano nelle strutture sanitarie non pratichi un intervento che è previsto per legge e che deve essere garantito dai servizi sanitari pubblici”. Ad affermarlo è la deputata Pd Sara Moretto, che annuncia un’interrogazione al ministro della Salute Lorenzin sul caso della donna padovana che chiedeva di sospendere la sua gravidanza ed è stata respinta da 23 ospedali veneti.
“Un fatto estremamente grave poiché sappiamo bene che se tale servizio non è garantito le donne intenzionate a interrompere la gravidanza potrebbero valutare opzioni alternative, come interventi molto costosi o soluzioni di ripiego non sicure”.
L’on. Moretto aggiunge: “Alla decisione di abortire una donna arriva con grande sofferenza, non possiamo quindi permettere che trovi nel servizio pubblico un ostacolo e causa di altro dolore. Al contrario, è necessario che le donne trovino nella sanità servizi e supporto. Il presidente del Veneto Zaia, invece di promettere l’autonomia con referendum inutili e costosi, intervenga per garantire una sanità in grado di dare risposte a tutti i bisogni”.