“Sono soddisfatta che la Consulta abbia bocciato un provvedimento tanto sbagliato, come avevamo denunciato noi deputati Pd. Avrebbe finito per penalizzare, paradossalmente, anche le famiglie italiane e venete”. Così la deputata del Pd Sara Moretto, che nella passata legislatura aveva firmato con altri colleghi un’interrogazione per fermare la legge regionale che prevedeva per i bambini all’asilo nido vie di accesso preferenziali se i genitori vivevano in Veneto da 15 anni.
La Consulta ha stabilito che la legge voluta dalla giunta Zaia viola il principio di uguaglianza sancito nell’articolo 3 della Costituzione e “persegue un fine opposto a quello della tutela dell’infanzia” garantito dall’articolo 31.
Una legge, come scrivevano i deputati dem nell’interrogazione, con cui “si intende negare l’integrazione, anzi, si cerca di ostacolarla. Questa legge non è solamente sbagliata, è un danno enorme alla ricchezza culturale ed economica del territorio Veneto”.
“La Consulta ha opportunamente messo una pietra tombale su un’iniziativa che avrebbe limitato la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, costruendo discriminazioni che non possono più essere accettate – conclude Moretto -. Invito Zaia, anziché inventarsi provvedimenti classisti, a impegnarsi per potenziare la rete degli asili nido pubblici, per andare davvero incontro alle esigene di tutti”.