Venezia Mestre, 17 ottobre 2019. Economia circolare, sostenibilità economica e ambientale, innovazione sono i temi connessi alla rigenerazione di Porto Marghera che saranno affrontati durante il convegno dal titolo “Soluzioni locali a problemi generali. La rigenerazione di Porto Marghera” in programma venerdì 18 ottobre dalle ore 9.30 presso Hotel NH Laguna Palace di Venezia Mestre. L’evento è promosso e realizzato da FOIV – Federazione Ordini Ingegneri Veneto, in collaborazione con l’Ordine Ingegneri di Venezia e col patrocinio del Consiglio Nazionale Ingegneri, della Regione del Veneto e del Comune di Venezia.
La Federazione Ordini Ingegneri Veneto intende promuovere un dibattito sulle opportunità che la rigenerazione urbana e territoriale associata a forme di economia circolare può offrire al territorio. Il caso di Porto Marghera rappresenta forse l’occasione più importante per sperimentare soluzioni innovative all’interno del territorio veneto: un territorio complesso, fatto di mille sfaccettature che travalicano i confini regionali per proiettarsi in una dimensione nazionale e internazionale.
“La rigenerazione di quest’area – commenta Pasqualino Boschetto, Presidente FOIV – può rappresentare un nodo essenziale per l’economia circolare in quanto apre la strada alla razionalizzazione delle infrastrutture presenti, alla rivisitazione dei sistemi di trasporto, al miglioramento della vivibilità attraverso il progetto degli spazi pubblici, alla valorizzazione del patrimonio culturale. In particolare, potrà focalizzarsi sul recupero del patrimonio industriale per cui è in atto un processo di deindustrializzazione legato a trasformazioni economico-produttive e a processi di globalizzazione del mercato dove l’economia circolare costituisce un’occasione e uno strumento centrale per dare contenuto e forza attuativa ai processi di rigenerazione urbana sostenibile.”
“Lo sviluppo e la riconversione del Polo Industriale di Porto Marghera – sottolinea Gianluca Forcolin, Vice presidente della Giunta regionale – è un tema di straordinaria complessità, data la numerosità dei soggetti interessati e l’articolazione delle problematiche ad esso connesse. È quindi indispensabile la sinergia fra tutti gli attori coinvolti negli accordi di programma già sottoscritti, per proseguire la realizzazione degli interventi previsti da tali accordi, consentendo di delineare un futuro possibile non solo per Porto Marghera, ma anche per il Porto di Venezia, componente essenziale per la ripresa dell’area. Il mio augurio è che si possa finalmente consolidare una effettiva prospettiva di rilancio dell’area, che dal punto di vista logistico e per capacità produttiva non ha eguali al mondo, dove molto è stato fatto e si sta facendo in termini di risanamento ambientale, di politiche industriali ed infrastrutturali”.
“Porto Marghera è stata la più grande concentrazione industriale d’Europa: una raffineria, un polo chimico integrato, i cantieri navali, l’alluminio, le vetrerie, i fertilizzanti, le materie plastiche. Un’area vasta, straordinariamente infrastrutturata, posta strategicamente all’incrocio delle direttrici europee Est-Ovest e al centro del sistema logistico di tutto il Nord Italia – spiega Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia – Il nostro obiettivo come Amministrazione è che diventi un nuovo polo logistico e terziario al servizio dell’industria manifatturiera, consolidando gli insediamenti già esistenti, incentivando l’arrivo di nuovi, con la possibilità di utilizzare manodopera altamente specializzata. Ci sono le infrastrutture, le capacità manageriali e le condizioni perché ciò avvenga. Con l’Agenzia di Sviluppo che il Comune di Venezia ha istituito vogliamo accompagnare gli imprenditori che decideranno di investire sul territorio veneziano, fornendo loro tempi e costi certi. Valuteremo i progetti che saranno presentati in base all’interesse pubblico e al numero di posti di lavoro che potranno creare. A 100 anni dalla sua nascita, Porto Marghera può e deve tornare un luogo di lavoro e di sviluppo da cui far ripartire non solo Venezia, ma tutto il Paese. La sera dell’11 marzo 1954, in un laboratorio di una società mineraria diventata chimica, la Montecatini, Giulio Natta, prima di spegnere la lampada da tavolo, impugnò la penna stilografica e sull’agenda poggiata sulla scrivania scrisse tre parole semplicissime: “Fatto il polipropilene”. Un’invenzione che gli valse il premio Nobel nel 1963. Nei prossimi 50 anni, spero che l’impegno su Marghera frutti un altro premio Nobel per il nostro paese. Magari un nuovo Nobel sull’Economia circolare”
Le città sono luoghi ideali dove confrontarsi con le sfide della sostenibilità, della resilienza e dell’innovazione in quanto univocamente riconosciute come motore dello sviluppo. In tal senso, l’Europa sta investendo in progetti volti al contenimento delle emissioni di carbonio, all’alta efficienza sotto il profilo delle risorse, all’impronta ambientale ridotta e ad un approccio inclusivo allo sviluppo sociale.
Così, aspetti tipici dell’economia lineare nelle città europee diventano dei veri e propri paradossi: una tipica auto europea è parcheggiata per il 92% del suo ciclo di funzionamento; il 10-15% del materiale edile viene sprecato durante la costruzione; il 50% della superficie del territorio cittadino è utilizzato per strade e altre infrastrutture relative ai trasporti. Per questo ripensare la forma urbana e l’economia che la sostiene sono le chiavi per pervenire a delle soluzioni reali ed efficienti per combattere queste sfide complesse.
Un esempio potrebbe essere l’applicazione dei principi dell’economia circolare attraverso i quali rivedere il modo in cui operano attualmente i sistemi urbani, correggendo gli errori del passato e introducendo soluzioni intrinsecamente resilienti nel lungo periodo, capaci di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili e assicurare prosperità economica e benessere ai cittadini. Un ruolo chiave potrebbe essere svolto dalle cosiddette soluzioni basate sull’imitazione della natura (nature based solutions) che, nell’attuale quadro della politica di ricerca e innovazione dell’UE, rivestono un ruolo strategico. La sfida consiste nel portare soluzioni che imitano i processi biologici naturali per migliorare la sostenibilità, proteggere i paesaggi urbani, creare ambienti di alta qualità ed efficienti per i cittadini, in termini di utilizzo delle risorse.
Con quest’iniziativa FOIV intende dare continuità al filone iniziato nel 2015 con gli studi e l’approfondimento proposto dagli ingegneri veneti sul significato dell’area metropolitana veneta per offrire al territorio un momento di incontro, confronto e riflessione sul tema della rigenerazione di Porto Marghera.
Inserendo il caso specifico all’interno delle dinamiche proprie dell’attuale momento storico e comuni a tutti i paesi industrializzati, è possibile individuare spunti e soluzioni da poter applicare a livello locale, laddove le scelte vanno a ricadere. Così, attraverso delle relazioni generali di inquadramento del tema e due tavole rotonde alla quale partecipano diversi portatori di interessi e decisori politici, si cercherà di pervenire ad delle proposte fattive che possano supportare il processo di rigenerazione urbana attraverso strumenti e politiche di innovazione, competenze proprie degli ingegneri.
Apriranno i lavori con i saluti iniziali alle ore 9.30 Mariano Carraro, Presidente Ordine degli Ingegneri di Venezia; Pasqualino Boschetto Presidente FOIV e Piero Pedrocco Presidente CRSUV. Seguirà la relazione introduttiva “Riqualificazione di Porto Marghera” di Alessandro Bove Coordinatore Gruppo di Lavoro FOIV – Riqualificazione Porto Marghera. Alle ore 10.00 sarà la volta degli interventi delle Istituzioni con Pier Paolo Baretta Sottosegretario Ministero dell’Economia e delle Finanze; Gianluca Forcolin, Vice Presidente Regione del Veneto e Luigi Brugnaro Sindaco del Comune di Venezia. Parteciperanno alla prima tavola rotonda “I fattori tecnici per favorire la trasformazione e la riqualificazione di Porto Marghera” moderata da Roberto Scibilia, Componente Gruppo di Lavoro FOIV Riqualificazione Porto Marghera, Ezio Micelli Professore di Estimo e Valutazione economica dei progetti Università IUAV di Venezia; Bruno Barel Avvocato BM&A Studio Legale e Andrea Razzini Direttore Generale Gruppo Veritas. Prenderanno parte invece alla seconda tavola rotonda “Governance e finanziamenti”, moderata da Maurizio Tira, Rettore Università degli Studi di Brescia, Vincenzo Marinese Presidente Confindustria Venezia; Gianni Massa Vice Presidente CNI e Fabio Dattilo Capo del Corpo nazionale VVF. A trarre le conclusioni della mattinata di lavori sarà, alle ore 13.40, Pasqualino Boschetto Presidente FOIV.