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“I LAVORATORI MARITTIMI SENZA CASSA INTEGRAZIONE”: L’ALLARME DEI CONSULENTI DEL LAVORO DI VENEZIA

“I lavoratori del settore marittimo, nell’area metropolitana di Venezia come in tutta Italia, dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sono in cassa integrazione per il blocco dell’attività ma nessuno di loro ha visto un soldo. Sembra che le domande di cassa integrazione presentate siamo tuttora in attesa di autorizzazione”. A riferirlo è l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia, per bocca della presidente Patrizia Gobat.

I Fondi di solidarietà bilaterali, istituiti dal Decreto n. 148/2015 assicurano ai lavoratori tutela in costanza di rapporto di lavoro, nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per le medesime causali previste dalla normativa in materia di integrazione salariale ordinaria o straordinaria e assicurano ai lavoratori prestazioni integrative, rispetto alle prestazioni previste dalla legge in caso di cessazione del rapporto di lavoro, o a trattamenti di integrazione salariale previsti dalla normativa vigente. “SOLIMARE” è il Fondo di solidarietà per i lavoratori del settore marittimo, compreso il personale amministrativo e di terra al quale aderiscono tutte le imprese armatoriali con più di cinque dipendenti, comprese le imprese di trasporto marittimo e le imprese che esercitano il servizio di rimorchio in concessione.

“Pur essendo una gestione dell’Inps, il fondo Solimare ha una propria autonomia ed è amministrato da un comitato (nominato dal Ministero del Lavoro) composto da  5 rappresentanti delle associazioni datoriali, 5 dalle associazioni sindacali e 1 componente del Ministero del Lavoro – spiega Gobat -. Il Comitato, normalmente, si riunisce con cadenza trimestrale per deliberare le domande di accesso all’assegno di integrazione salariale e non può erogare prestazioni se in carenza di fondi. Quindi, visto che ad oggi nessuna pratica è stata autorizzata verrebbe da pensare che se le domande di integrazione salariale sono state presentate in Marzo, il Comitato si riunirà con tutta calma entro giugno? Oppure non hanno a disposizione i fondi necessari? Intanto i lavoratori marittimi di tutt’Italia aspettano. Ieri una delegazione veneziana è andata a protestare dal Presidente del Veneto Luca Zaia ma la Regione non ha competenza in questa materia”.

“Più volte, in questi mesi di crisi, i Consulenti del lavoro hanno evidenziato la complessità e la farraginosità del sistema degli ammortizzatori sociali che è letteralmente ‘scoppiato’ dimostrando, ancora una volta, la sua inadeguatezza – conclude Gobat -. Ed ora ci stiamo impegnando a sollecitare le ‘stanze dei bottoni’ per cercare di risolvere questa brutta vicenda per i lavoratori di un settore che, al momento, non ha nemmeno prospettive di ripartenza”.

 

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