La vicepresidente regionale De Berti: “Con il piano della Regione una nuova era dei trasporti in Veneto”
“Le evoluzioni geopolitiche stanno riposizionando la filiera produttiva, accorciandola, e questo avrà sicuramente ricadute sul sistema dei trasporti e della logistica. Sicurezza di approvvigionamento e di disponibilità dei materiali assumono un valore strategico” è il messaggio lanciato da Paolo Gasparetto, presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto che ha promosso oggi a Marghera il convegno “Territorio, infrastrutture, trasporti: progettiamo il futuro del Veneto”.
“Noi ingegneri dobbiamo essere consapevoli di questo e dobbiamo essere costantemente pronti a interpretare le evoluzioni – ha aggiunto Gasparetto -. Siamo coscienti che noi professionisti ingegneri saremo in grado di affrontare simili progettualità solo con un approccio multidisciplinare. Ecco il compito dei nostri Ordini e di FOIV: creare le conoscenze e favorire le soluzioni affinché queste opportunità diventino concrete occasioni di partecipazione per i nostri professionisti”.
“Da qualche settimana abbiamo salutato con favore l’apertura dell’innesto tra la superstrada Pedemontana e l’autostrada A27, mentre il collegamento con l’A4 a Montecchio arriverà a breve – ha aggiunto Alessandro Turchetto, Referente area metropolitana e Consigliere Segretario FOIV -. Rimangono però, in campo stradale, alcune questioni ancora aperte: in primis il miglioramento dei collegamenti con la montagna (alcuni lavori sono in corso per le Olimpiadi Milano – Cortina 2026), con funzioni non solo turistiche, ma anche per garantire migliori relazioni tra le aree montane e la pianura e lo sbocco a nord, verso la grande area mitteleuropea con cui abbiamo fondamentali rapporti economici e da cui provengono i principali flussi turistici”. Impossibile poi non menzionare il tema strategico dell’alta velocità/alta capacità ferroviaria: “Sistema che andrà certamente migliorato e implementato sia lungo l’asse Torino-Trieste e sia verso sud, per completare l’itinerario alta velocità Venezia-Roma, mancante del tratto Padova – Bologna” prosegue Turchetto. Il quadro si completa con la relazione sulla mobilità intelligente e sostenibile, imperniata sull’utilizzo delle tecnologie più avanzate. “In quest’ambito le diverse culture ingegneristiche si fondono in un unico prodotto: la capacità di progettare la trasformazione del territorio per costruire le infrastutture e la gestione tecnologica e digitalizzata delle informazioni per pervenire ad una mobilità, appunto, intelligente (smart) e sostenibile”. Infine una menzione anche alla mobilità “dolce”, ciclabile. “Siamo la regione con il maggior numero di presenze turistiche d’Italia. Doveroso pensare come ingegneri anche a questa tematica in grado di dare risposte a cittadini e turisti in termini rispettivamente di miglioramento della qualità della vita e di godibilità e attrattività del nostro territorio” ha concluso.
Elisa De Berti, Vice Presidente Regione del Veneto e Assessore Infrastrutture e Trasporti: “L’impegno della Regione sul piano delle infrastrutture e dei trasporti parte dal 2020 con l’approvazione del nuovo piano regionale che ha segnato una nuova era dei trasporti in Veneto. Abbiamo fatto un piano decisamente basato sulla dinamicità e sull’elasticità, quindi non un piano statico, ma un piano che fosse in grado di adattarsi ai cambiamenti soprattutto nel campo della mobilità. Prova ne è stata il fatto che, nonostante ciò che è successo nel 2020 con lo scoppio della pandemia, il piano è rimasto del tutto attuale. Partiamo dunque da lì, parliamo di digitalizzazione: digitalizzazione delle infrastrutture, digitalizzazione dei trasporti, una migliore accessibilità e sostenibilità anche con l’accesso alle zone turistiche del Veneto. E ancora: spingere sull’intermodalità e su una mobilità integrata in cui io credo molto”. E aggiunge: “Io credo sia fondamentale il confronto e la presenza di uno spazio dove vengano condivise le scelte e le visioni del futuro. E penso che il convegno di oggi sia un ottimo spunto, un’ottima possibilità di condivisione”.
Si è poi entrati nel dettaglio con gli interventi in materia di logistica, infrastrutture e digitalizzazione. Ha esordito Andrea Menin, Direttore U.O. Logistica, Navigazione, Ispettorati di Porto e Pianificazione, Regione del Veneto: “Il Piano Regionale dei Trasporti ha dato avvio, nell’anno di inizio del lockdown pandemico a una nuova fase di pianificazione tramite uno strumento di processo, e pertanto dinamico nella sua predisposizione e attuazione oltre che funzionale alla situazione di profonda dinamicità e incertezza che caratterizza il nostro tempo, ed al susseguirsi di profondi mutamenti economico-sociali e crisi di natura politica, economica, sanitaria. In particolare tramite le 15 azioni che trattano la logistica ed il recente Studio redatto da Regione che sottolinea come trasporto e la logistica vadano oggi considerati in ottica di rete e supply chain e come le reti infrastrutturali e le catene logistiche siano oggi una questione non solo regionale, ma nazionale e globale. In tal senso serve ancor di più una Regia coordinata da Regione per soluzioni interoperabili e flessibili per affrontare la forte dinamicità dell’attuale contesto”.
Simone Zanini, Direttore U.O. Infrastrutture ed Autostrade, Regione del Veneto, dal canto suo ha sottolineato: “Il tema delle infrastrutture, oggi più che mai, rimane determinante e centrale in un territorio come il Veneto, crocevia di corridoi, merci e persone. I temi della sostenibilità, energetica ed ambientale, e l’esigenza di diversione modale nei trasporti, trovano piena coerenza con gli investimenti oggi in corso nel territorio, concentrati negli investimenti lungo la rete ferroviaria, in particolare nelle opere di Alta Velocità/Alta Capacità ma anche in numerosi interventi di potenziamento della rete. In tale ottica vi sono altri tipologie di infrastrutture, forse più inusuali, che stanno trovando ampio rilievo nella programmazione regionale, quali interventi per la mobilità ciclabile e attività di gestione e potenziamento della rete di navigazione interna; trattasi di opportunità per diversificare la mobilità e sostenere settori strategici quali quello turistico e di promozione del territorio”.
Eleonora Malengo, Direttore U. O. Mobilità e Trasporti, Regione del Veneto, ha poi aggiunto: “L’impatto del settore dei trasporti sull’ambiente è attualmente molto elevato, in quanto in Europa è causa del consumo di circa un terzo del consumo totale di energia e di un quinto delle emissioni di gas serra, a cui si aggiungono altre tipologie di emissioni responsabili dell’inquinamento atmosferico urbano. L’Europa ha posto obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, che vorrebbero vedere una diminuzione del 60% delle emissioni dei trasporti entro il 2050. Si tratta di un traguardo che, per essere raggiunto, richiede un cambiamento radicale del settore, incentivando non solo la sostituzione dei mezzi alimentati da carburanti inquinanti, lo shift modale da mezzo privato a mezzo pubblico o l’utilizzo di mezzi ecosostenibili (quali la bicicletta), ma anche cogliendo e sfruttando al massimo tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali. La trasformazione digitale della mobilità presenta interessanti opportunità per il Veneto considerato che l’uso delle nuove tecnologie permetterà al settore dei trasporti di diventare più pulito, più sicuro ed efficace. Con il Piano Regionale dei Trasporti, la Regione, attraverso specifici obiettivi, strategie ed azioni di intervento nel settore della mobilità, si è dotato dello strumento di pianificazione in grado di orientare e perseguire lo sviluppo sostenibile del Veneto”.
Video intervista presidente FOIV Paolo Gasparetto e vicepresidente regionale Elisa De Berti: https://www.gammacomunicazione.it/2023/05/29/video-intervista-al-presidente-foiv-paolo-gasparetto-e-alla-vicepresidente-regionale-elisa-de-berti/