On. Baretta- “Gioco di squadra per Porto Marghera” (La Nuova Venezia)
On. Moretto – “Centro Donna, intervenga la Boschi” (La Nuova Venezia)
“Un patto per lo sviluppo di Porto Marghera” , intervento sottosegretario Baretta
Il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta ha partecipato questo pomeriggio in videconferenza al convegno “Un patto per lo sviluppo di Porto Marghera”. Di seguito una sintesi del suo intervento.
“Completamento del Mose, ricollocazione delle navi turistiche, rifinanziamento della Legge speciale: è dalla capacità di Parti Sociali, Amministratori e Governo di fare sistema intorno a questi nodi cruciali che passa il futuro di Porto Marghera. Perché alla base dello sviluppo territoriale dell’intera laguna vi è la necessità di focalizzare interessi ed energie intorno a una serie di obiettivi strategici.
In primis, il completamento del Mose, perché giunti a tre quarti dell’opera è doveroso chiuderla nei tempi previsti. Non solo. Va rispettato e attuato l’impegno per la creazione della società chiamata a gestire l’opera perché, al di là dell’operatività, la stessa avrà anche il compito di proseguire le opere di manutenzione destinate al governo sistemico dell’intera laguna. Un governo che si interseca con il tema del porto commerciale e dello sviluppo dell’area di Porto Marghera. Come sottolineato dal ministro Delrio in occasione dell’inaugurazione della darsena, è necessario partire dalle bonifiche dell’area.
In tale scenario, si inserisce anche anche il tema della ricollocazione delle navi turistiche che, mia personale opinione, deve considerare Porto Marghera come una delle soluzioni. Si avrebbe, così, l’opportunità di riattivare investimenti determinati per la riqualificazione dell’area. Altre opportunità devono arrivare dalla logistica, dalla possibilità di pensare Porto Marghera come hub per aziende ad alta tecnologia in un piano di Industry 4.0. Esistono le condizioni e le spinte per farlo, lo testimonia la storia del nostro territorio. Ricordo che 100 anni fa – in questo periodo ricorre infatti il centenario dalla fondazione del Porto – mentre a meno di cento chilometri da qui, a Caporetto, si combatteva una guerra sanguinosa, a Porto Marghera un gruppo di imprenditori pensava a come rilanciare quest’area, pensava a dare prospettiva e futuro. Mi convince la tesi di distinguere tra opere di competenza nazionale, per le quali sono determinati i finanziamenti provenienti dal Governo centrale, e quelle a responsabilità locale, sulla cui realizzazione è necessario coinvolgere in maniera attiva finanziatori privati.
La riflessione conclusiva voglio dedicarla al tema degli strumenti. Dopo lunghe riflessioni, credo che sia opportuno non spingere per una nuova Legge speciale, poiché mancano le condizioni di eccezionalità che portarono all’approvazione di quella attuale. Al contrario, è necessario valorizzare quella che abbiano, migliorarla, affinarla, ma quella deve essere il veicolo per il finanziamento di Venezia e della laguna. In tal senso, è necessario che si riunisca al più presto il comitatone, non solo perché ne fanno parte tutti i ministeri interessati, ma soprattutto perché è presieduto dal Primo Ministro, la sua convocazione è quindi un’assunzione di responsabilità. A ciò deve affiancarsi la spinta locale, attraverso l’adozione di una posizione comune che metta a sistema le diverse anime del nostro territorio, una posizione che non è blocco e conservazione, ma capacità di unire in un equilibrio difficile innovazione e conservazione”.
On. Baretta- Veneto Banca: via libera alla causa contro gli ex vertici (Il Gazzettino)
Veneto Banca, sottosegretario Baretta: “Azione di responsabilità segnale positivo di cesura con il passato”
Il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta in merito all’approvazione dell’azione di responsabilità verso gli ex vertici di Veneto Banca ha rilasciato una sua dichiarazione.
“L’approvazione dell’azione di responsabilità è un segnale positivo di cesura con il passato e un messaggio di fiducia ai risparmiatori. Un buon esordio per il nuovo Presidente. Ora serve lavorare ai risarcimenti e al piano industriale di rilancio dell’istituto, anche in rapporto con la Popolare di Vicenza”.
Legge su sgravi per le imprese di Venezia e Chioggia, dichiarazione sottosegretario Baretta
In riferimento alla recente approvazione della legge sugli sgravi per le imprese di Venezia e Chioggia, il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Finalmente abbiamo risolto in via definitiva la annosa vicenda degli sgravi di Venezia e Chioggia. La soluzione che ha visto l’impegno del Governo e dei parlamentari veneziani abolisce il calcolo composto degli interessi, recuperando un’ingiustizia che ha provocato pesanti conseguenze per gli operatori economici lagunari. Anche questa risposta, giusta e necessaria, si inserisce nel rilancio economico e nella valorizzazione del territorio veneziano che trova il suo centro nella legge speciale”.
Un accordo tra Anci e geologi (Il Gazzettino)
On. Baretta – Renzi ora rifinanzierà la Legge Speciale (La Nuova Venezia)
Ordine dei Geologi Veneto e Anci Veneto firmano un accordo per prevenire e mitigare gli effetti dei fenomeni naturali
Valorizzare all’interno delle Amministrazioni Comunali la cultura geologica, la conoscenza e tutela del territorio e della popolazione, la consapevolezza dei rischi naturali: è questo l’obiettivo del protocollo di collaborazione firmato tra l’Ordine dei Geologi della Regione del Veneto e l’ANCI Veneto (Associazione Nazionale Comuni Italiani), come già avvenuto in Emilia Romagna. La frequenza dei fenomeni di dissesto in un territorio urbanizzato, fragile e sempre a rischio, ha portato i due enti a condividere un senso di collaborazione e condivisione delle tematiche geologiche e idrogeologiche.
Dopo il volontario contributo nei gruppi di Protezione Civile recentemente attivati nella fase post-sisma del terremoto che ha colpito l’Italia Centrale, i geologi mettono a disposizione delle amministrazioni comunali la conoscenza del territorio che è intrinseca alla loro professione per attuare quella prevenzione che oggi non è possibile.
“ANCI Veneto e Ordine regionale concordano nel ritenere, per un’adeguata prevenzione e mitigazione degli effetti dei fenomeni naturali e non, che le amministrazioni comunali debbano rafforzare la conoscenza delle caratteristiche dei loro territori per tramite e merito delle conoscenze geologiche-geotecniche-ambient
Il Protocollo si basa su quattro obiettivi:
1. Promuovere e incentivare la presenza del geologo in tutte le amministrazioni.
2. Creare raggruppamenti tecnici territoriali in ambito idrogeologico: viene previsto l’avvio di un percorso formativo specifico – anche in collaborazione con le strutture tecniche regionali e provinciali competenti in materia – per la costituzione di presidi idrogeologici territoriali costituiti da gruppi di professionisti esperti in materia della gestione del rischio e di procedure operative in caso di allerta di tipo idrogeologico proveniente dalle strutture di Protezione Civile regionale.
3. Formazione dei tecnici comunali per adeguati controlli degli elaborati geologici: OGRV e ANCI Veneto avvieranno una specifica attività formativa per dare gli strumenti necessari ad un reale controllo qualitativo degli elaborati di tipo geologico-geotecnico presenti nella documentazione oggetto di istruttoria nei procedimenti di pianificazione territoriale e di interventi urbanistici ed edilizi nonché di trasformazione e uso del territorio, con particolare riferimento alle istruttorie sulla compatibilità sismica e sulle criticità idrogeologiche.
4. Divulgazione della cultura della prevenzione: Ordine regionale e ANCI Veneto intendono collaborare per la divulgazione delle problematiche connesse ai rischi territoriali (in particolare idrogeologico e sismico) e alla loro prevenzione anche mediante incontri informativi e formativi, presso scuole, associazioni di categoria, di volontariato e per la cittadinanza in generale.
“I geologi fanno il primo passo, l’ANCI lo riconosce, ma è dal Governo che deve avvenire il riconoscimento di questa categoria professionale mettendo al primo posto lo studio del territorio nelle pratiche e pianificazioni urbanistiche ed edilizie – incalza Zangheri -. Invece, ancora oggi i disegni di legge e le norme che sono in via approvazione vanno in senso contrario relegando la geologia a un mero adempimento burocratico nella procedura autorizzativa. Non è più il tempo dei roboanti proclami, si deve passare alle vie di fatto e l’accordo ANCI e Ordine veneto deve costituire il primo mattone verso un migliore controllo del territorio nell’ottica della prevenzione e della tutela e sicurezza del cittadino”.