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#sbloccascuole, on. Moretto: “Nel veneziano oltre 4,85 milioni liberati ai comuni per nuove scuole e ristrutturazioni”

Oltre 4,85 milioni di euro “liberati” per edificare nuove scuole e procedere a ristrutturazioni. Sono spazi finanziari a disposizione dei Comuni dell’area metropolitana di Venezia per l’edilizia scolastica nell’ambito dell’operazione #Sbloccascuole prevista dalla Legge di Stabilità 2016. A tirare le somme, dopo la firma del provvedimento avvenuta ieri da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, è la deputata veneziana Sara Moretto. Con questa firma si conclude, di fatto, l’iter avviato il 2 febbraio con la campagna #Sbloccascuole, che aveva coinvolto i Sindaci di tutta Italia, invitati a segnalare entro il 30 marzo scorso i progetti finanziabili. L’operazione infatti oggi svincola quelle risorse destinate all’edilizia scolastica dalle norme del pareggio di bilancio.

“Questo governo fin da subito ha messo al centro della propria azione la sicurezza nelle scuole e il rilancio degli investimenti – commenta la deputata Moretto -. L’ultima legge di stabilità,insieme al superamento del patto che bloccava le risorse dei comuni, ha introdotto questa nuova misura che aggiunge spazi oltre il pareggio oggi richiesto..

Precisamente, la somma è di 4.851.426,61 euro così ripartita: al Comune di Noale, per interventi di edilizia scolastica nella fattispecie a)relativa agli interventi dell’operazione #scuolenuove spettano 490.000 euro. Ma la lista più lunga è quella della fattispecie c) (ristrutturazioni, ampliamenti, manutenzioni):

 

Città Metropolitana di VENEZIA 814.004,49 €
ANNONE VENETO 78.608,09 €
CAMPAGNA LUPIA 444.113,48 €
CAVALLINO-TREPORTI 177.645,39 €
CEGGIA 326.867,52 €
CHIOGGIA 110.940,43 €
CINTO CAOMAGGIORE 17.764,54 €
DOLO 42.190,78 €
ERACLEA 51.073,05 €
FOSSALTA DI PORTOGRUARO 155.439,72 €
FOSSO’ 57.734,75 €
JESOLO 531.159,72 €
MARCON 41.302,55 €
PORTOGRUARO 166.986,67 €
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO 122.131,21 €
SCORZE’ 102.146,10 €
SPINEA 97.704,96 €
STRA 57.734,75 €
TORRE DI MOSTO 66.617,02 €
VENEZIA 899.261,39 €

 

 

Sottosegretario Baretta a Trevignano (TV) per inaugurazione parco Mario Rigoni Stern: “Esempio virtuoso di buona spesa pubblica”

Questa mattina, il sottosegretario all’economia e alle finanze. On. Pier Paolo Baretta ha preso parte all’inaugurazione del parco intitolato a Mario Rigoni Stern, in occasione della Festa di Primavera a Falzè di Trevignano (TV).
In allegato, una sua dichiarazione.

“Il 25 aprile è un giorno simbolico, in cui si celebra non tanto la fine della guerra, ma l’inizio della pace. “Pace: ripetiamo spesso questa parola, che, a ripeterla, forse si realizzerà davvero”. Così scriveva Mario Rigoni Stern – a cui è dedicata questa bella struttura – La pace e la convivenza pacifica, il dialogo e le relazioni, sono un obiettivo fondamentale per l’Italia, nel nostro modo di coltivare i rapporti interni ed internazionali, attraverso la dialettica e la positività. Pace è un messaggio sempre attuale che vogliamo riprendere e affermare nel mondo, in questo mondo turbolento, perché sia interiorizzato.

È questo anche il segno che porta con sé questa bella opera che inauguriamo oggi, il Parco Mario Rigoni Stern. Voglio dire grazie alla amministrazione attuale e precedente, perché questo è un esempio virtuoso di come vanno spesi i soldi pubblici in un momento in cui i cittadini sono particolarmente attenti a come la politica impiega i soldi pubblici. Questo parco dimostra come le risorse possano essere utilizzate a beneficio della collettività”.

Incontro su sistema cooperativistico a Mira, dichiarazione sottosegretario Baretta

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta ha partecipato al convegno il “Sistema cooperativistico tra lavoro e managerialità”, tenutosi a Mira (VE). A seguire una sintesi del suo intervento.
“Siamo in un periodo di svolta, gli scenari economici si stanno evolvendo e il mondo della cooperazione si è dimostrato sempre più centrale. È l’unico settore che, in un periodo di crisi, non solo ha resistito, ma si è addirittura sviluppato. Siamo tutti chiamati a cogliere questa sfida in una cornice di cambiamento e innovazione. Anche il mondo della cooperazione ha bisogno, in questo momento di trasformazione, di una riorganizzazione interna, in modo da potersi dimostrare competitivo in una partita che si gioca ad alti livelli qualitativi.
Alcuni nodi da affrontare, nell’ottica di una trasformazione complessiva dei processi economici, riguardano innanzitutto la natura del socio. In questo senso bisogna riflettere su come la natura di socio e dipendente possano trovare, in un contesto di democrazia economica sempre più evidente, forme nuove. Secondariamente dobbiamo incoraggiare i processi di aggregazione: unirsi, mantenendo le autonomie; garantire sempre trasparenza e controlli, e pensare a nuovi orizzonti di attività.
Insomma, vediamo come, a fronte dei grandi interventi normativi realizzati nell’ultimo periodo, il sistema stia cambiando. Questo ci impone di aprire un confronto perché il mondo della cooperazione diventi sempre più in grado di cogliere sfide importanti non solo per il suo settore ma per l’intero Paese.”

PFAS, Ordine dei Geologi: “Noti da tempo, ma manca una normativa che dia indicazioni su come intervenire”

In merito al problema dell’inquinamento da Pfas in Veneto, l’Ordine dei geologi regionale sottolinea: «Dal punto di vista scientifico i PFAS sono noti da tempo. I “nuovi contaminanti”, sostanze non normate per le acque sotterranee, sono un problema attuale. La comunità scientifica (Cnr in testa) conosce e studia moltissimi nuovi composti potenzialmente contaminanti, ma se questi non vengono  inseriti nelle tabelle di riferimento per le acque sotterrane e per le acque ad utilizzo idropotabile, non verranno ricercati».

Il problema fondamentale sta proprio qui. «Tali composti non sono sistematicamente ricercati,  e si finisce per “scoprire” il problema solo quando questo si è già manifestato e diffuso a scala provinciale o regionale.

Le strutture idrogeologiche dove i contaminanti nuovi e vecchi “scorrono” non sono studiati adeguatamente e la normativa non dà indicazioni su come intervenire qualora vengano individuati».

L’Ordine evidenzia, inoltre, una contraddizione: «Le acque sotterranee seguono, dal punto di vista normativo, tre riferimenti differenti: acque sotterranee, acque potabili e acque minerali. I limiti di legge per le varie tipologie di acque sono molto diversi: ipoteticamente la medesima acqua con il medesimo chimismo potrebbe essere conforme alla legge per la potabilità, ma contaminata per quella per le acque sotterranee. Certamente questi riferimenti disomogenei e talora assenti non aiutano l’utente ad avere chiarezza su cosa sta bevendo».

L’Ordine evidenzia che «l’idrogeologia sperimentale oggi permette approfondimenti elevatissimi sia in ambito di indagini sia di modellazione e permetterebbe agli studiosi ed agli enti di avere gli strumenti necessari per capire quanto contaminante c’è in falda, dove sta andando e da dove viene, che velocità ha, quanto durerà e dove andrà a finire. Basta solo voler investire nel proprio territorio».

«Ci si chiede quanto tempo ancora dovrà passare perché si spinga verso uno studio scientifico approfondito dei propri Acquiferi Regionali – conclude l’Ordine -, per trovarsi già pronti nel caso, non remoto, che compaia qualche altro nuovo contaminante oltre ai PFAS, come ad esempio le sostanze radioattive presenti nelle acque sotterranee destinate al consumo umano».

 

De Franceschi (tributarista): niente detrazione al 50% per la sostituzione della vasca da bagno

L’Agenzia delle Entrate non la considera manutenzione straordinaria né per l’abbattimento di barriere architettoniche. De Franceschi, tributarista veneziano: “A chi ha detratto arriverà richiesta di rimborso”

  «Contrariamente a quanto promettono le televendite che vediamo in tv, la detrazione al 50% non vale per chi decide di sostituire la propria vasca da bagno con altra vasca, con sportello apribile o con box doccia». A riferirlo è Alberto De Franceschi, tributarista veneziano che ha analizzato la circolare 3E del 2 marzo 2016 dell’Agenzia delle Entrate nella quale si legge che “nell’ambito dei chiarimenti forniti al Coordinamento nazionale dei Caf, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una interpretazione restrittiva negativa, in merito alla possibilità di usufruire della detrazione Irpef del 50% relativamente alle spese sostenute per la sostituzione della vasca da bagno con altra vasca, con sportello apribile o con box doccia”.

Perchè? L’Agenzia delle Entrate considera come agevolazioni possibili solo quelle che rientrano nella manutenzione straordinaria e relative all’abbattimento delle barriere architettoniche e ha anche stabilito che la sostituzione della vasca da bagno con altra vasca con sportello apribile o con box doccia è da considerarsi manutenzione ordinaria e non rientra nemmeno tra gli interventi di eliminazione delle barriere.

«La cosa più vergognosa – commenta De Franceschi – è che in passato ci sono state aziende che hanno venduto false agevolazioni. Un danno ingente soprattutto per gli anziani, primi acquirenti di questi prodotti, che si sono fidati e hanno speso migliaia di euro credendo sarebbe tornati in possesso di metà della cifra».

Cosa succederà, quindi, a chi ha dato a credito al fornitore e ha detratto la spesa? «Arriverà un avviso di accertamento con successiva cartella di pagamento, per recuperare il rimborso concesso più la sanzione e gli interessi».

 

Prezzo del latte, on. Moretto incontra azienda agricola di San Stino di Livenza: “Certificare in etichetta la qualità 100% italiana”

Questa mattina l’on. Sara Moretto, deputata Pd, ha fatto visita a un’azienda di allevamento bovino di San Stino di Livenza, insieme al sindaco Matteo Cappelletto e a un rappresentante di Coldiretti. Al centro dell’incontro le difficoltà delle aziende locali e venete colpite dall’abbassamento del prezzo del latte.

«Ho voluto ascoltare dalla voce dei produttori l’impatto che questo problema sta avendo sulle aziende, che sono messe in seria difficoltà e talvolta si trovano a rischio chiusura –  sottolinea la deputata -. Ho potuto constatare che queste realtà non sono preoccupate dalla concorrenza europea, come spesso le si accusa: chiedono solo di poter “certificare” la qualità del prodotto 100% italiano. La loro richiesta, di cui mi farò portavoce presso il ministero dell’Agricoltura, è di poter indicare in etichetta la provenienza del latte che esce dalle nostre stalle. Questo andrebbe anche a beneficio dei consumatori che potrebbero scegliere tra un latte a prezzo ridotto perché proveniente da paesi dove esistono meno controlli e un latte italiano, controllato e di qualità certificata».

L’On. Moretto ha avuto modo di recepire la preoccupazione degli allevatori per i ritardi nell’erogazione dei fondi europei per l’agricoltura: «è inaccettabile che dopo sei mesi Avepa non abbia ancora versato l’acconto dovuto, nonostante i soldi siano stati stanziati dal Ministero. Così si toglie alle aziende anche questo trasferimento che potrebbe rappresentare per loro una boccata di ossigeno».

Vtp, dichiarazione sottosegretario Baretta

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla Vtp. Segue il commento dell’onorevole.

“Condivido le preoccupazioni e gli orientamenti espressi dal Consiglio regionale del Veneto sull’esigenza di garantire una regia nelle vicende riguardanti il terminal passeggeri del porto di Venezia, anche nell’ottica di favorire una governance impegnata allo sviluppo di questa strategica attività”.

Venezia, on. Moretto (pd): “Condivido necessità di mantenere presenza pubblica in terminal passeggeri”

«Condivido pienamente l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale, che impegna la Giunta del Veneto “a esercitare le prerogative di indirizzo che le sono proprie nei confronti di Veneto Sviluppo S.p.A., ribadendo la natura strategica dell’investimento in Venezia Terminal Passeggeri” e quindi a “mantenere una presenza determinante della Regione del Veneto nella governance del Terminal passeggeri”». Così la deputata Sara Moretto commenta il voto unanime di ieri alla mozione presentata dal consigliere regionale Pd Bruno Pigozzo.

«Il ruolo fondamentale delle società pubbliche è quello di difendere gli interessi del territorio e guidarne lo sviluppo – ricorda l’on. Moretto -.  Per Venezia e tutta l’area lagunare la crocieristica è evidentemente strategica, ma non dimentichiamo che il mantenimento  della presenza pubblica nella governance del Terminal Passeggeri è fondamentale anche per lo sviluppo del comparto turistico e del suo indotto in tutta la regione. Le istituzioni non possono defilarsi da un investimento che ha forti ripercussioni su centinaia di imprese locali. Non entro nel merito delle modalità e dei soggetti che possano essere coinvolti, ma ritengo che l’operazione debba essere a guida pubblica».

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