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Maltempo in Polesine, Baretta: “Servono sia interventi immediati che a lungo termine, con un ripensamento generale del territorio”

Nella mattinata di oggi, il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha preso parte presso il municipio di Rosolina ad un incontro con i sindaci e gli amministratori dei comuni del territorio colpiti dall’evento atmosferico eccezioanle che ha investito il litorale veneto nel pomeriggio di giovedì scorso. “Emerge un quadro molto duro – ha affermato il sottosegretario Baretta –, sia per la vita quotidiana delle persone, che per le attività economiche locali, in primis l’agricoltura e il turismo. I danni sono rilevanti e di natura sia congiunturale, che strutturale. Dobbiamo dunque affrontare questa calamità secondo più aspetti: uno immediato e un altro a lungo termine, che implica un ripensamento generale del territorio”. “Tutto parte dalla dichiarazione dello stato di calamità – ha aggiunto –. La Regione ha già attivato tutte le pratiche necessarie. Lo stato di calamità va poi accompagnato da una relazione della Protezione Civile che stabilisce i primi interventi, legati a situazioni di urgenza. L’aiuto dello Stato non si esaurirà però in quella prima misura di ristoro, che sarà soltanto una parte dell’intervento complessivo”. “È nostra intenzione gestire il rapporto fra la dimensione del danno e i rimborsi, con gli eventuali vincoli che la legislazione europea impone – ha proseguito –. Vediamo di affrontare anche il nodo degli aspetti normativi. Quanto ai vincoli di bilancio, sarebbe opportuno consentire un utilizzo degli avanzi di amministrazione. Tali questioni si devono misurare con due aspetti: da un lato lo stato di calamità, che dà al Parlamento e al Governo margini operativi e consente di muoversi anche nei confronti dell’Europa stessa. Dall’altro lato, la gestione di nuove forme di flessibilità, pur nei vincoli del patto di stabilità”. All’incontro, organizzato dal deputato Diego Crivellari e introdotto dal sindaco di Rosolina Franco Vitale, hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero, il sindaco di Ariano nel Polesine Carmen Mauri, il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan, il vicesindaco di Porto Viro Doriano Mancin, il sindaco di Cavallino-Treporti Roberta Nesto, il Prefetto di Rovigo Enrico Caterino, il presidente della Provincia di Rovigo Marco Trombini, il sindaco di San Michele al Tagliamento e coordinatore dei sindaci della costa Pasqualino Codognotto, l’on. Bartolomeo Amidei e l’on. Emanauela Munerato.

Baretta alla 50^ Festa dell’Unità a Pus-Pian Longhi (BL): “Ripresa economica e sociale certa, diffusa ed equa: questo voglio lasciare alla prossima legislatura”

Oggi il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha preso parte all’incontro intitolato “Incentivi del Governo: bonus o malus?”, nell’ambito della 50^ Festa dell’Unità a Pus-Pian Longhi (Belluno). Insieme a lui, il vice sindaco di Feltre Alessandro Del Bianco, l’assessore padovano Antonio Bressa, il sindacalista Cisl Rudy Roffarè, il commercialista Michele Dai Tos e il deputato Pd Roger De Menech.

“La ripresa c’è! Ma non è un miracolo, bensì il risultato di scelte fatte questi anni di governo – ha affermato Baretta -: dagli 80 Euro all’abolizione dell’Irap; dal bonus energetico all’art bonus; dal super ammortamento a Industria 4.0; dal job act all’ape social e volontaria; dalla 14ma per i pensionati alla lotta alla povertà. La riduzione delle tasse, dunque, c’è; ma bisogna anche semplificare il sistema fiscale”.   “Nella legge di bilancio continueremo su queste strade – ha aggiunto -. In particolare dobbiamo dare più lavoro ai giovani, sostenere le famiglie più povere e non far aumentare l’Iva. Una ripresa economica e sociale certa, diffusa ed equa: questo è ció che voglio lasciare in eredità alla prossima legislatura. Se poi saremo ancora noi a governare daremo più impulso al nostro Paese”.

Banche venete, Baretta: “Dopo conversione decreto, puntiamo su protezione risparmiatori, gestione Npl e salvaguardia patrimonio”

“La definitiva conversione in legge del decreto banche consente di guardare con fiducia all’economia veneta che, in assenza di questo intervento, avrebbe subito un pensate contraccolpo”.  Sono le parole con le quali il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, commenta il sì del Senato al voto di fiducia sulle banche venete. “Abbiamo tutelato i correntisti e buona parte degli obbligazionisti, evitato qualsiasi trauma occupazionale e assicurato la continuità operativa delle linee di credito. Restano – conclude Baretta – importanti impegni da portare avanti, sia in ordine alla più ampia protezione dei risparmiatori sia a un’oculata gestione dei crediti deteriorati, nonché alla salvaguardia del patrimonio artistico e immobiliare dei due istituti”.

Al Mef un tavolo tecnico per la zona franca doganale di Venezia

Estendere la zona franca doganale di Porto Marghera. Questo l’obiettivo del tavolo tecnico che si è riunito oggi pomeriggio a Roma, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, al quale hanno partecipato i rappresentanti della Regione Veneto, del Comune e della Città metropolitana di Venezia, della Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, dell’Autorità di Sistema Portuale e dell’Agenzia delle Dogane.

A convocare la riunione, alla quale erano presenti anche il Dipartimento per le Politiche Europee della presidenza del Consiglio, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. “Abbiamo accolto l’invito avanzato dalla Camera di Commercio di Venezia-Rovigo – ha spiegato in apertura dell’incontro il sottosegretario Baretta – per riprendere quel confronto sul sistema portuale di Venezia avviato un anno fa. L’obiettivo è di giungere in tempi brevi all’individuazione di strumenti legislativi che possano consentire all’area portuale di sviluppare a pieno le sue potenzialità”.

Centrale in questa strategia è un’azione coordinata e condivisa che porti a estendere territorialmente e a rendere operativa la zona franca doganale del Porto di Venezia (Venice Free Zone) che, con i suoi ottomila metri quadri di estensione nell’area di Porto Marghera e i vantaggi di natura economica e amministrativa, costituisce un importante asset di competitività per l’intera economia veneta. Questo il punto sul quale hanno concordato tutti i soggetti presenti al tavolo, al termine del quale il sottosegretario Baretta ha individuato una roadmap di obiettivi e scadenze temporali. Entro settembre il tavolo sarà chiamato a:

  • individuare in modo condiviso le aree a cui estendere la zona franca doganale e le caratteristiche tecniche;
  • stabilire il rapporto tra la zona franca doganale e il riconoscimento di area di crisi complessa di Porto Marghera;
  • definire le possibilità fiscali per gli aiuti compatibili con le norme europee;
  • identificare gli strumenti normativi necessari per l’estensione e l’avvito dell’operatività.

Alla Camera di Commercio di Venezia-Rovigo è stato affidato, all’unanimità, il compito di coordinare le attività a livello locale per la predisposizione degli strumenti operativi e della roadmap attuativa.

Banche venete, Baretta: “Approvazione decreto alla Camera è passo verso messa in sicurezza del territorio”

“L’approvazione alla Camera del decreto banche rappresenta un passo importante verso la approvazione definitiva. Di fronte al rischio di un fallimento delle due banche, che avrebbe avuto ripercussioni pesantissime per l’economia veneta e non solo, il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare sicurezza al territorio, ai risparmiatori, alle famiglie e alle imprese ed evitare crisi occupazionali”.

Opere di difesa veneziane Patrimonio dell’Umanità Unesco. Baretta: “Orgoglioso, ulteriore attestato del primato italiano”

“Un importante e bel riconoscimento, che premia una storia e una cultura: quella veneziana che, nei secoli, ha saputo dare un prezioso contributo alla crescita economica e culturale dei popoli. Come veneziano e come esponente del Governo italiano sono doppiamente fiero di questo risultato che coinvolge più città del nostro Paese e del Mediterraneo. È un ulteriore attestato del primato italiano nel patrimonio artistico mondiale”.

Grandi navi, sottosegretario Baretta: “Condivido scelta di Porto Marghera, ma bisogna dare risposta ai problemi che vengono sollevati”

“È necessario fare presto! Venezia ha bisogno di un disegno organico e di soluzioni strutturali. Ma lo si decida coinvolgendo le Istituzioni e dialogando con la città. Personalmente condivido la scelta definitiva di attracco a Porto Marghera per le grandi navi – anche senza soluzioni intermedie – perché raccoglie le due principali istanze sostenute dalla gran parte dei veneziani:  bloccare il passaggio in bacino di san Marco ed evitare lo scavo di nuovi canali. Credo che, però, si debba dare risposta ai problemi che vengono sollevati sui rischi di inquinamento, sulla compatibilità col Porto commerciale e sul futuro di Porto Marghera. Ma, è anche necessario affrontare con altrettanta urgenza le altre questioni di fondo, come ad esempio, i flussi turistici e la residenzialità del centro storico.  Si convochi presto, dunque, il Comitatone e si ascoltino tutte le Istituzioni, non solo Regione e Comune, ma anche le municipalità di Venezia, Marghera e Mestre e le rappresentanze di quanti, nel  territorio, si impegnano costruttivamente per il futuro della nostra città”.

Intervento del sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta all’inaugurazione della sede di Banca Finint, Conegliano

Quando il Presidente Marchi, che ringrazio, mi ha gentilmente invitato, – invito che ho accolto con molto piacere – a partecipare a questa giornata, non avevo, ovviamente, previsto che la cerimonia odierna – la inaugurazione di una banca qui a Conegliano, nel cuore del Nord Est, del Veneto – coincidesse, ora più ora meno, con l’intervento pubblico, dello Stato italiano, per il salvataggio di altri due importanti istituto del Nord est: Veneto banca e popolare di Vicenza.

Ma la coincidenza aiuta la mia riflessione che si svolgerà su un semplice assunto: c’è banca e banca; c’è impresa ed impresa; c’è politica e politica; c’è giornalismo e giornalismo; c’è territorio e territorio.

In definitiva: c’è futuro o non c’è futuro!

La nostra economia sta, finalmente crescendo. Dopo anni bui, molto faticosi per la nostra economia, intravvediamo, come si dice, la luce in fondo al tunnel. Una luce ancora troppo debole, che non ci soddisfa. Soprattutto perché questa ripresa, che è certa ed è misurabile, non è ancora ben percepita soprattutto da coloro che più hanno pagato il prezzo della crisi: le famiglie e le imprese, in particolare quelle medie e piccole.

Il nostro primo compito, dunque, è rafforzare e diffondere questa ripresa e lo dobbiamo fare, innanzi tutto, favorendo gli investimenti ed i consumi. Ed ecco perché bisogna continuare sulla strada tracciata, ad esempio, da provvedimenti quali il super ammortamento e industria 4.0, o i bonus energetici, allargati fino all’80%, per la ristrutturazione degli alberghi e dei condomini, o il finanziamento di infrastrutture fondamentali. Ma questo sforzo pubblico, che dovrà privilegiare un ulteriore intervento sul cuneo fiscale (vecchia ed irrisolta piaga del nostro costo del lavoro) funziona se si inserisce in una struttura economica, produttiva e di servizi, capace, da un lato, di organizzarsi, rischiare, guardare avanti e credere (sì credere!) nel proprio territorio, nelle sue potenzialità. Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Porto Marghera. Fa riflettere il pensare che 100 anni fa eravamo in piena guerra. Si sentiva, non troppo lontano, il rumore sordo dei cannoni. Eppure, dopo Caporetto, quando il futuro appariva impossibile, un gruppo illuminato di imprenditori decise di rischiare, di pensare già al dopo.

Oggi sentiamo il bisogno di quello spirito e dobbiamo riconoscere e sostenere chi ce l’ha!

Ebbene, diciamolo senza retorica, ma anche senza reticenze: qui siamo in questo caso! E ringrazio, di questo, Marchi e tutti voi. Nessuno vince da solo. Abbiamo bisogno di … “Capitani coraggiosi” e competenti, ma, insieme, di equipaggi motivati e preparati.

Certo, non si vince sempre. Le difficoltà, talvolta, ci accompagnano; ma bisogna saperle affrontare e, soprattutto, non demordere, non mollare e combattere sempre per superarle. Con fiducia e positività; con realismo e progettualità.

Questo modo di vedere le cose, di vedere la politica, l’impresa, la società, ha bisogno di una rete di servizi che sostenga una strategia di crescita e di benessere diffuso.

Questo è, anche, il ruolo primario della finanza, del credito: essere la struttura di servizio più prossima agli operatori economici; sostenerli e, soprattutto, aiutarli a scegliere e… rischiare insieme alle famiglie e alle imprese.

Per questo siamo qui oggi a inaugurare questa struttura finanziaria. Questa struttura finanziaria, con le sue caratteristiche e la sua, direi, “immersione” nel territorio Veneto e non solo.

Per questo, al tempo stesso, il decreto varato ieri – non posso non farvi riferimento – sulle due Venete era senza alternative.

Voglio solo ricordare, in questa sede, i capisaldi di questa complessa operazione:

> abbiamo tenacemente evitato il bail-in e, dunque, quello che sarebbe stato un danno irreversibile per l’economia veneta.

> Affidato gli asset ad un operatore nazionale (sottolineo nazionale!). Un operatore importante, che è risultato primo negli stress test di luglio scorso. Ma, soprattutto, il solo che si è presentato…

> Nessuna interruzione di attività e sportelli aperti stamattina;

> Nessun licenziamento e gestione solo volontaria degli esuberi.

> Rimborso al 100% degli obbligazionisti retail e senior; risultato che va ben oltre quanto previsto dal BS ed ottenuto col contributo di banca Intesa.

> esborso di importanti risorse pubbliche (5,5 mld ca) senza peggiorare i conti pubblici, perché utilizziamo, d’accordo con le autorità europee, quelle già stanziate per l’intervento precauzionale (che avremo preferito, ma che abbisognava di ca un miliardo di apporto di capitali privati, che non c’è stato!).

Può restare il rammarico di una mancata “operazione veneta”… Potremo discutere a lungo, e lo faremo, sulle responsabilità di gestioni irresponsabili; sugli errori fatti in questo ultimo anno (e ce n’è per tutti, per cui consiglierei prudenza nella ricerca di responsabilità a senso unico!); sulle occasioni perse, anche dal Veneto. Ma resta il fatto che, al dunque, non potevamo lasciare che fallisse un pezzo importante di economia e di risparmio, solo in apparenza, locale, visto che stiamo parlando del Veneto, che è una delle economie più importanti d’Europa.

Nel confronto tra quanto avviene qui oggi: la inaugurazione di un nuovo servizio di credito alla economia reale e quanto abbiamo dovuto fare ieri; nel confronto tra grandi opere, come, ad esempio, l’aeroporto di Venezia, che cito volentieri, il terzo d’Italia, tutto autofinanziato, e tante infrastrutture ancora incompiute o sotto inchiesta; nel confronto tra chi si assume la responsabilità politica di scelte, anche difficili, e chi specula su ogni scelta; in questo confronto, e nelle scelte che compiamo ogni giorno, sta il senso del nostro agire, del nostro dovere, del nostro senso civico.

Il Veneto ha legittimamente grandi ambizioni ed opportunità. E c’è un Veneto che sempre stato in grado di coglierle. Spetta, dunque, a tutti noi, insieme, adoperarci perché prevalga questo spirito.

Sottosegretario Baretta all’assemblea annuale EMN (European Microfinance Network): “Si affermi l’idea che la microfinanza non è finanza minore, ma migliore”

Il sottosegretario all’Economia e alle Finanze on. Pier Paolo Baretta ha preso parte nella mattinata di oggi, venerdì 23 giugno, all’assemblea annuale dello European Microfinance Network (EMN). Presenti anche Laura Boldrini, Presidente della Camera; Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali; Ann Branch, responsabile direzione generale Ue (DG Employment); Ambroise Fayolle, vicepresidente EIB (European Investment Bank), Carlos Trias Pintó, membro EESC (European Economic and Social Committee).  “La microfinanza – ha dichiarato il sottosegretario Baretta – può aiutare e far crescere l’economia reale in modo sostenibile a tre condizioni: prima di tutto che si affermi l’idea che la microfinanza non è un finanza minore, bensì una finanza migliore. Secondo, che si renda noto che il tasso di insolvenza nella microfinanza è largamente inferiore a quello della finanza tradizionale. Terzo, che si consolidi una cultura della diversificazione del credito: il microcredito può assumere un ruolo centrale in questo contesto. Ma cito anche i fondi pensione, una realtà  affermata nel mondo e ormai anche in Europa”.  “In Italia ci siamo mossi con interventi diretti – ha aggiunto­ –: c’è già da tempo una legge sul microcredito, ma nella legge di bilancio valida per quest’anno, approvata nel dicembre del 2016, abbiamo introdotto anche una norma che privilegia le banche a orientamento etico ed è la prima volta che si introduce in una legislazione bancaria la tipologia di finanza etica. Abbiamo anche introdotto l’educazione finanziaria per legge. Abbiamo inoltre escluso nell’ultima manovra i fondi pensione dal rischio di bail-in. Infine abbiamo introdotto, e a questo proposito devo ringraziare la presidente della Camera Laura Boldrini che ci ha stimolato più volte, quattro indicatori di benessere nella legge di bilancio: l’indice di disuguaglianza, il reddito medio sostenibile, il tasso di mancata partecipazione al lavoro, le emissioni di CO2”.

Baretta a 243° fondazione Guardia di Finanza: “Più sinergia tra corpi e amministrazioni dello Stato consentirà di raggiungere nuovi traguardi”

Il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha partecipato questa mattina alla cerimonia del 243° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, all’isola della Giudecca presso la caserma Tommaso Mocenigo, sede del Reparto Operativo Aeronavale GdF Venezia.  Presenti, fra le autorità, anche il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia e il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ricevuti dal Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Vicanolo, Comandante Interregionale dell’Italia Nord Orientale e dal Generale di Divisione Antonino Maggiore, Comandante Regionale Veneto.  “Viviamo in un’epoca storica caratterizzata, sia sul piano globale che locale, da un profondo mutamento economico, culturale, sociale e geopolitico che ci propone, ogni giorno, nuove sfide da affrontare – ha dichiarato il sottosegretario Baretta –.Ciascuno di noi personalmente, tutti noi collettivamente, siamo chiamati a rispondervi compiendo, per le rispettive responsabilità e competenze, il nostro dovere civico con professionalità, dedizione e passione. Solo così saremo in grado di trasformare le difficoltà in opportunità a beneficio dei nostri cittadini”.  “In questi anni trascorsi al Ministero della Economia e Finanze – ha proseguito il sottosegretario –, ho potuto constatare personalmente quanto sia grande e generoso l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza, con abnegazione e spirito di sacrificio, nella lotta contro ogni forma di illecito economico finanziario e quanto siano eccellenti e costanti i risultati ottenuti come ha, autorevolmente, ricordato il Presidente della Repubblica nel suo messaggio al Corpo”.  “Una sempre maggiore sinergia tra i corpi e le amministrazioni dello Stato a tutti livelli, una crescente collaborazione con i privati, un progressivo arricchimento tecnologico ci consentiranno di raggiungere nuovi traguardi. E so che, con voi al servizio della nostra Democrazia, li raggiungeremo” ha concluso il sottosegretario Baretta.

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