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Cs Formaset – A MESTRE “CREA IL TUO LAVORO E LA TUA IMPRESA DIGITALE” IL PROGETTO ROSA CHE VUOLE VALORIZZARE L’IMPRESA FEMMINILE

Donne in prima linea. È questo il motto del nuovo progetto Fabwoman “Crea il tuo lavoro e la tua impresa digitale” che si terrà a Mestre (VE) e che vedrà coinvolte 8 donne disoccupate o occupate residenti in Veneto. La scadenza per l’invio delle candidature per effettuare i colloqui di selezione è fissata per il 14 ottobre, quando saranno valutate motivazione e idee imprenditoriali delle candidate.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di creare delle figure altamente specializzate, dotate però di competenze trasversali, sostenendo l’occupazione femminile, in un mercato del lavoro sempre più digitale. Si tratteranno i temi dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità, mirando a rendere le lavoratrici autonome e competenti nella realizzazione della loro idea d’impresa, assicurando un pieno supporto, dagli aspetti burocratici a quelli organizzativi e finanziari.

Il progetto, totalmente gratuito, prevederà per tutte le partecipanti 40 ore di corso “Crea il tuo lavoro e la tua impresa digitale”, durante il quale sarà fornito supporto nella fase iniziale di progettazione dell’idea imprenditoriale.

Successivamente, tramite 20 ore di consulenza individuale “Dall’idea all’impresa”, le aspiranti imprenditrici saranno assistite da esperti nella redazione di un piano d’impresa personalizzato a cui seguiranno 16 ore di intervento formativo “Faboulous woman” che renderà le partecipanti in grado di esporre con successo il loro concept al pubblico e alle aziende. Il percorso formativo si concluderà con ulteriori 16 ore del laboratorio “Fablab Woman” che renderà concrete le competenze acquisite.

Per partecipare al bando è necessario compilare la scheda di iscrizione disponibile nel sito www.formaset.com e inviarla con codice fiscale,documento di identità, autocertificazione del titolo di studio e curriculum vitae alla mail fabwoman@formaset.com. Per le partecipanti inoccupate sarà necessario iscriversi ad un Centro per l’Impiego acquisendo la propria DID.

Il progetto è finanziato dalla Regione Veneto tramite Fondo sociale europeo ed è realizzato da Formaset Scarl in partenariato con la Camera di commercio di Venezia-Rovigo e di Treviso-Belluno.

Cs Formaset – LA DONNA ENTRA NELL’IMPRESA 4.0 CON IL PERCORSO IN “ESPERTA IN MANIFATTURA DIGITALE” A CASTELFRANCO VENETO (TV)

Un’opportunità per le donne che vogliono sperimentare il mondo dell’impresa 4.0. A offrirla è il progetto Fabwoman “Esperta in manifattura digitale” che si svolgerà a Castelfranco Veneto (TV) e che vedrà coinvolte 8 donne disoccupate o occupate residenti in Veneto. La scadenza per l’invio delle candidature per sostenere i colloqui di selezione è fissata per il 14 ottobre, quando sarà valutata la motivazione e sarà inoltre testato che le competenze in ambito informatico siano sufficienti per affrontare il percorso.

Il corso, gratuito, mira a formare delle operatrici specializzate nella manifattura digitale in ambito dell’impresa 4.0, che acquisiranno competenze riguardanti gli strumenti di lavoro (software, taglio laser, stampa 3D). Particolare attenzione sarà dedicata al concetto di sostenibilità e all’impatto ambientale.

Le candidate senza occupazione potranno usufruire, prima dell’avvio del corso, di 2 ore di orientamento di primo livello e 8 ore di orientamento di secondo livello.  Il corso avrà una durata di 60 ore e al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza.

Due delle corsiste che si saranno distinte per merito avranno la possibilità di svolgere 480 ore di tirocinio in aziende selezionate con un compenso di 450 € al mese.

Per partecipare al bando è necessario compilare la scheda di iscrizione disponibile nel sito www.formaset.com e inviarla con codice fiscale, documento di identità, autocertificazione del titolo di studio e curriculum vitae alla mail fabwoman@formaset.com. (Per le partecipanti inoccupate sarà necessario iscriversi ad un Centro per l’Impiego acquisendo la propria DID).

Il progetto è finanziato dalla Regione Veneto tramite Fondo sociale europeo ed è realizzato da Formaset Scarl in partenariato con la Camera di commercio di Venezia-Rovigo e di Treviso-Belluno.

Cs Formaset – “YES, I START-UP”: 80 ORE PER SCOPRIRE COME DIVENTARE IMPRENDITORI, IL PROGETTO RIVOLTO AI GIOVANI UNDER30

Circa 10 giovani su 100 in provincia di Venezia sono NEET, ovvero under 30 che non studiano né lavorano (dati Anpal, 2018). Giovani che attendono un’opportunità per mettersi in gioco e che potrebbero trovarla nell’imprenditorialità. Ma come sapere se hanno le carte in regola e se la loro idea è vincente?

Parte il 7 ottobre a Mestre (scadenza domande 3 ottobre) il progetto “Yes, I start-up” all’interno del programma Garanzia Giovani. Il progetto, gratuito, mette a disposizione un corso professionalizzante realizzato da Formaset della durata di 80 ore, suddivise in 60 ore di attività formativa di base in gruppo e 20 ore di attività di accompagnamento e assistenza tecnica personalizzata.

Gli interventi saranno organizzati appositamente a seconda della tipologia di attività che si intende realizzare, con una continua assistenza nella fase di redazione del Business Plan. Per accedervi basterà essere iscritti al programma Garanzia Giovani e non essere studenti o lavoratori.

La frequenza del corso sarà attestata con il rilascio di un Documento di accompagnamento a sostegno della validità delle competenze acquisite. La redazione assistita del proprio Business Plan e il Documento di accompagnamento consentiranno al partecipante l’accesso alle opportunità di finanziamento del Fondo SELFIEmployment di Invitalia che eroga finanziamenti fino a 50.000 euro rimborsabili in un massimo di 7 anni.  La partecipazione al corso formativo permetterà al giovane l’acquisizione di 9 punti nella valutazione del Piano di Impresa.

 

Per iscrizioni: info@formaset.com.

cs. Ordine Geologi del Veneto: Maltempo nel vicentino e colata di fango a Piovene Rocchette: “Urgente investire in prevenzione”

“Il maltempo di ieri nel vicentino e la colata di fango e detriti che ha interessato Piovene Rocchette, in provincia di Vicenza, mette in risalto ancora una volta l’urgenza della prevenzione del dissesto idrogeologico. Frane, cadute di massi, colate di fango e di detriti sono fenomeni naturali che trasformano e modificano la morfologia dei versanti montani e collinari. Sono eventi fisici spesso sospinti e favoriti da condizioni metereologiche eccezionali come quelle delle ultime ore”. Così Tatiana Bartolomei, presidente dell’Ordine dei Geologi del Veneto.

“In questi ultimi periodi inoltre sussistono scenari atmosferici che associano alle caratteristiche estive anche quelle autunnali mettendo in gioco grandi energie che interagiscono in aree già profondamente colpite – evidenzia la presidente -. I rilievi montani e collinari si trasformano e gli abitanti delle zone a rischio, che ben conoscono l’ambiente in cui vivono, osservano con attenzione e preoccupazione temendo quelle conseguenze che, purtroppo, periodicamente accadono. Si tratta di processi che sono ben noti in zone già segnalate e magari già soggette a opere di sistemazione e ripristino grazie all’azione competente della Protezione Civile. Ma evidentemente non è sufficiente. In parole povere intervenendo sull’effetto (emergenza) non si agisce sulla causa (prevenzione).

“Per questi fenomeni, purtroppo periodici, dobbiamo mettere in gioco in modo capillare gli strumenti e le tecniche in modo lungimirante, programmando in tempi di pace la “prevenzione”  piuttosto che intervenire in condizioni di emergenza – continua Bartolomei -“. È, pertanto, di fondamentale importanza nella fase di prevenzione del rischio l’apporto tecnico del geologo, imprescindibile così come del resto stabilito dalla normativa di settore, necessario per definire le possibili cause dei fenomeni di dissesto idro-geologico e i conseguenti interventi di mitigazione.

L’Ordine dei Geologi della Regione Veneto – conclude – rinnovando la disponibilità collaborativa alle istituzioni preposte auspica che gli ingenti fondi attribuiti alla Regione Veneto, per il ripristino delle aree colpite da eventi distruttivi sopra citati, siano utilizzati, non solo a sistemare le situazioni di emergenza,  ma soprattutto effettuando adeguati approfondimenti e studi geologici in un’ottica anche di prevenzione e che la messa in sicurezza del territorio e della popolazione nelle aree in cui il dissesto idrogeologico si ripete costantemente diventi una priorità  della politica”.

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