www.gammacomunicazione.it

Baretta a Padova per l’inaugurazione della Festa de l’Unità: “Se stiamo tra la gente, saremo riconosciuti”

Questa sera il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha partecipato all’inaugurazione della Festa de l’Unità di Padova, presso il Parco Europa-Parco della Musica.

“Molti di noi – ha dichiarato Baretta – hanno seguito con grande attenzione le vicende del Comune di Padova e della campagna elettorale. Il risultato è stato di conforto per molti che, come me, in quel risultato hanno visto una possibilità nuova. C’è una realtà viva che il PD governa, assieme ad altre importanti realtà del Veneto, con grande senso di responsabilità”.

“La ripresa c’è – ha aggiunto – ed è solida, finalmente! Il presidente Gentiloni ha detto correttamente che si può fare di più, ma il giro di boa c’è stato e ci permette di guardare con ottimismo al futuro.  L’insieme dei dati economici sono il frutto di un lavoro prezioso dei Governi, del Parlamento e del Partito, in questi anni. Abbiamo preso in mano un Paese in grande difficoltà e passo dopo passo, ma con determinazione, abbiamo invertito la tendenza ”.

“Ma perchè questa ripresa sia vera – ha proseguito Baretta –, deve però essere anche equa. L’anno scorso abbiamo dedicato 1,5 miliardi alla povertà: non possiamo permetterci una ripresa economica che lasci indietro le fasce sociali meno fortunate. E l’altra priorità sono i nostri giovani, il loro lavoro, ancora insufficiente. Ancora, la firma, oggi, dell’Ape volontaria dà una risposta anche al mondo di coloro ai quali è stato impedito di accedere alla pensione”.

“Tra pochi mesi si vota – ha concluso –. Il risultato del voto sarà determinato dalla nostra capacità di stare sui problemi, di dare risposte e contenuti, di essere percepiti, di essere visibili. Per questo una festa come questa è importante. Martinazzoli ci ha detto una volta: ‘Tornate nelle strade, perché la politica è lì’. Se stiamo tra la gente, saremo riconosciuti. E anche chi non dovesse condividere le nostre idee, apprezzerebbe un partito che si assume le responsabilità delle scelte, discute con le persone e cerca di essere tra coloro che tutti giorni mandano avanti il Paese”.

All’evento hanno partecipato anche il segretario provinciale reggente Luciano Sguotti, il segretario regionale Alessandro Bisato, il segretario del Pd padovano Claudio Sinigaglia e il segretario provinciale Giovani Democratici Enrico Boaretto.

Baretta all’incontro con Intesa e le associazioni di categoria del territorio: “Il nuovo ruolo istituzionale di Intesa, implica una partecipazione allo sviluppo del territorio”

Nella mattinata di oggi il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha partecipato all’incontro da lui organizzato presso il Centro Servizi di Banca Intesa a Mestre, con i rappresentanti delle principali associazioni di categoria del veneziano e il Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo Stefano Barrese, accompagnato dal Responsabile Direzione regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige Renzo Simonato e dal Responsabile ex Banca Popolare di Vicenza ed ex Veneto Banca Gabriele Piccini.

“L’idea di organizzare questo incontro – ha dichiarato in apertura Baretta – è nata a valle del decreto che ha evitato il fallimento della due banche popolari Venete. La politica e l’economia venete dovrebbero riflettere su questa vicenda e sulle occasioni mancate dal territorio. Resta il fatto che, a seguito di questa operazione, Banca Intesa diventa il principale soggetto bancario del nostro territorio. Di qui la necessità di un incontro diretto tra gli operatori dei settori economici di Venezia e la Banca, per conoscerla meglio e per presentare da un lato le sue intenzioni, dall’altro le intenzioni che il territorio manifesta”.

“Esistono problemi di congiuntura e di carattere strategico – ha aggiunto Baretta –. Quanto al primo punto, innanzitutto c’è preoccupazione diffusa sui fidi, sui rientri, soprattutto nei casi di pluriaffidamenti o doppio affidamento, e sulle linee di credito. Banca Intesa si è presentata annunciando un atteggiamento propositivo in questa direzione, di cui si prende atto. Dal punto di vista strategico, il nostro territorio presenta una complessità rilevante: basti pensare all’industria manifatturiera, al turismo, al forte intervento culturale e all’importante impronta logistica, anche in termini di infrastrutture, dalla portualità all’aeroporto di Venezia. C’è, dunque, la necessità di pensare allo sviluppo di quest’area. In quest’ottica è fondamentale intavolare un ragionamento con Banca Intesa: il ruolo che ha assunto in questo territorio carica di responsabilità che oltrepassano la gestione dello sportello ed entrano nel merito della partecipazione allo sviluppo del territorio”.

“Esiste un problema di fiducia verso le banche in generale – ha concluso il sottosegretario –. Qui in Veneto la storia pesa. Il nostro obiettivo, ora, è far sì che la crisi delle banche non comporti una crisi del modello veneto, ma una trasformazione in avanti dello stesso”.

Baretta in visita ai territori di Jesolo e Cavallino-Treporti colpiti dal maltempo: “Obiettivo rapporto coi privati per indennizzi e possibilità di gestione elastica dei pagamenti alle banche”

Nella giornata di oggi il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha incontrato prima il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia presso la sala di rappresentanza del Municipio di Jesolo, poi il sindaco di Cavallino-Treporti Roberta Nesto, insieme ad amministratori, rappresentanti delle categorie economiche, in seguito agli eventi atmosferici calamitosi che hanno colpito il litorale veneto il 10 agosto scorso. “La possibilità di incontrarci a mente più fredda ci permette di valutare con più concretezza la dimensione del danno subito – ha affermato il sottosegretario -. Ma la grande capacità di imprenditori e amministratori di far fronte immediatamente al disagio con risorse proprie non deve far pensare che il problema non ci sia stato. Il maltempo ha colpito principalmente l’attività turistica e quella agricola. Chiaro che i danni alla prima appaiono più visibili, ma non sottovalutiamo la parte agricola, che ha registrato in alcune situazioni disagi decisamente rilevanti”. “Oggi cerchiamo di capire quali sono le strade di lavoro, che sono due: il rapporto con i privati e con l’amministrazione – ha proseguito-.  Per i privati, penso ci sia una strada per gli indennizzi: ricordo che, in seguito al tornado che ha colpito la Riviera del Brenta, è stato introdotto un rapporto con i privati che prima era escluso. In secondo luogo, già da alcuni anni il pagamento dei canoni è stato spostato alla fine della stagione, ma bisogna valutare che nelle zone colpite questa data venga ulteriormente prorogata: questo è un primo impegno che mi prendo. Un terzo percorso, da affrontare anche con l’Abi, è la possibilità di una gestione più elastica dei pagamenti alle banche per i territori colpiti”. “Quanto al percorso con le amministrazioni – ha aggiunto -, negli ultimi giorni è stata determinata, a fronte della drammaticità del terremoto, la possibilità di interventi particolarmente agevolati anche in termini di agibilità delle loro risorse. Dovremmo fare in modo che questa regola, giustamente nata per le zone terremotate, possa essere estesa anche alle zone colpite da calamità”. In conclusione, il sottosegretario ha assicurato che riferirà direttamente quanto appreso e discusso durante l’incontro al Presidente del Consiglio.

Maltempo in Polesine, Baretta: “Servono sia interventi immediati che a lungo termine, con un ripensamento generale del territorio”

Nella mattinata di oggi, il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha preso parte presso il municipio di Rosolina ad un incontro con i sindaci e gli amministratori dei comuni del territorio colpiti dall’evento atmosferico eccezioanle che ha investito il litorale veneto nel pomeriggio di giovedì scorso. “Emerge un quadro molto duro – ha affermato il sottosegretario Baretta –, sia per la vita quotidiana delle persone, che per le attività economiche locali, in primis l’agricoltura e il turismo. I danni sono rilevanti e di natura sia congiunturale, che strutturale. Dobbiamo dunque affrontare questa calamità secondo più aspetti: uno immediato e un altro a lungo termine, che implica un ripensamento generale del territorio”. “Tutto parte dalla dichiarazione dello stato di calamità – ha aggiunto –. La Regione ha già attivato tutte le pratiche necessarie. Lo stato di calamità va poi accompagnato da una relazione della Protezione Civile che stabilisce i primi interventi, legati a situazioni di urgenza. L’aiuto dello Stato non si esaurirà però in quella prima misura di ristoro, che sarà soltanto una parte dell’intervento complessivo”. “È nostra intenzione gestire il rapporto fra la dimensione del danno e i rimborsi, con gli eventuali vincoli che la legislazione europea impone – ha proseguito –. Vediamo di affrontare anche il nodo degli aspetti normativi. Quanto ai vincoli di bilancio, sarebbe opportuno consentire un utilizzo degli avanzi di amministrazione. Tali questioni si devono misurare con due aspetti: da un lato lo stato di calamità, che dà al Parlamento e al Governo margini operativi e consente di muoversi anche nei confronti dell’Europa stessa. Dall’altro lato, la gestione di nuove forme di flessibilità, pur nei vincoli del patto di stabilità”. All’incontro, organizzato dal deputato Diego Crivellari e introdotto dal sindaco di Rosolina Franco Vitale, hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero, il sindaco di Ariano nel Polesine Carmen Mauri, il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan, il vicesindaco di Porto Viro Doriano Mancin, il sindaco di Cavallino-Treporti Roberta Nesto, il Prefetto di Rovigo Enrico Caterino, il presidente della Provincia di Rovigo Marco Trombini, il sindaco di San Michele al Tagliamento e coordinatore dei sindaci della costa Pasqualino Codognotto, l’on. Bartolomeo Amidei e l’on. Emanauela Munerato.

Baretta alla 50^ Festa dell’Unità a Pus-Pian Longhi (BL): “Ripresa economica e sociale certa, diffusa ed equa: questo voglio lasciare alla prossima legislatura”

Oggi il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha preso parte all’incontro intitolato “Incentivi del Governo: bonus o malus?”, nell’ambito della 50^ Festa dell’Unità a Pus-Pian Longhi (Belluno). Insieme a lui, il vice sindaco di Feltre Alessandro Del Bianco, l’assessore padovano Antonio Bressa, il sindacalista Cisl Rudy Roffarè, il commercialista Michele Dai Tos e il deputato Pd Roger De Menech.

“La ripresa c’è! Ma non è un miracolo, bensì il risultato di scelte fatte questi anni di governo – ha affermato Baretta -: dagli 80 Euro all’abolizione dell’Irap; dal bonus energetico all’art bonus; dal super ammortamento a Industria 4.0; dal job act all’ape social e volontaria; dalla 14ma per i pensionati alla lotta alla povertà. La riduzione delle tasse, dunque, c’è; ma bisogna anche semplificare il sistema fiscale”.   “Nella legge di bilancio continueremo su queste strade – ha aggiunto -. In particolare dobbiamo dare più lavoro ai giovani, sostenere le famiglie più povere e non far aumentare l’Iva. Una ripresa economica e sociale certa, diffusa ed equa: questo è ció che voglio lasciare in eredità alla prossima legislatura. Se poi saremo ancora noi a governare daremo più impulso al nostro Paese”.

Banche venete, Baretta: “Dopo conversione decreto, puntiamo su protezione risparmiatori, gestione Npl e salvaguardia patrimonio”

“La definitiva conversione in legge del decreto banche consente di guardare con fiducia all’economia veneta che, in assenza di questo intervento, avrebbe subito un pensate contraccolpo”.  Sono le parole con le quali il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, commenta il sì del Senato al voto di fiducia sulle banche venete. “Abbiamo tutelato i correntisti e buona parte degli obbligazionisti, evitato qualsiasi trauma occupazionale e assicurato la continuità operativa delle linee di credito. Restano – conclude Baretta – importanti impegni da portare avanti, sia in ordine alla più ampia protezione dei risparmiatori sia a un’oculata gestione dei crediti deteriorati, nonché alla salvaguardia del patrimonio artistico e immobiliare dei due istituti”.

Al Mef un tavolo tecnico per la zona franca doganale di Venezia

Estendere la zona franca doganale di Porto Marghera. Questo l’obiettivo del tavolo tecnico che si è riunito oggi pomeriggio a Roma, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, al quale hanno partecipato i rappresentanti della Regione Veneto, del Comune e della Città metropolitana di Venezia, della Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, dell’Autorità di Sistema Portuale e dell’Agenzia delle Dogane.

A convocare la riunione, alla quale erano presenti anche il Dipartimento per le Politiche Europee della presidenza del Consiglio, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. “Abbiamo accolto l’invito avanzato dalla Camera di Commercio di Venezia-Rovigo – ha spiegato in apertura dell’incontro il sottosegretario Baretta – per riprendere quel confronto sul sistema portuale di Venezia avviato un anno fa. L’obiettivo è di giungere in tempi brevi all’individuazione di strumenti legislativi che possano consentire all’area portuale di sviluppare a pieno le sue potenzialità”.

Centrale in questa strategia è un’azione coordinata e condivisa che porti a estendere territorialmente e a rendere operativa la zona franca doganale del Porto di Venezia (Venice Free Zone) che, con i suoi ottomila metri quadri di estensione nell’area di Porto Marghera e i vantaggi di natura economica e amministrativa, costituisce un importante asset di competitività per l’intera economia veneta. Questo il punto sul quale hanno concordato tutti i soggetti presenti al tavolo, al termine del quale il sottosegretario Baretta ha individuato una roadmap di obiettivi e scadenze temporali. Entro settembre il tavolo sarà chiamato a:

  • individuare in modo condiviso le aree a cui estendere la zona franca doganale e le caratteristiche tecniche;
  • stabilire il rapporto tra la zona franca doganale e il riconoscimento di area di crisi complessa di Porto Marghera;
  • definire le possibilità fiscali per gli aiuti compatibili con le norme europee;
  • identificare gli strumenti normativi necessari per l’estensione e l’avvito dell’operatività.

Alla Camera di Commercio di Venezia-Rovigo è stato affidato, all’unanimità, il compito di coordinare le attività a livello locale per la predisposizione degli strumenti operativi e della roadmap attuativa.

Banche venete, Baretta: “Approvazione decreto alla Camera è passo verso messa in sicurezza del territorio”

“L’approvazione alla Camera del decreto banche rappresenta un passo importante verso la approvazione definitiva. Di fronte al rischio di un fallimento delle due banche, che avrebbe avuto ripercussioni pesantissime per l’economia veneta e non solo, il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare sicurezza al territorio, ai risparmiatori, alle famiglie e alle imprese ed evitare crisi occupazionali”.

Opere di difesa veneziane Patrimonio dell’Umanità Unesco. Baretta: “Orgoglioso, ulteriore attestato del primato italiano”

“Un importante e bel riconoscimento, che premia una storia e una cultura: quella veneziana che, nei secoli, ha saputo dare un prezioso contributo alla crescita economica e culturale dei popoli. Come veneziano e come esponente del Governo italiano sono doppiamente fiero di questo risultato che coinvolge più città del nostro Paese e del Mediterraneo. È un ulteriore attestato del primato italiano nel patrimonio artistico mondiale”.

Grandi navi, sottosegretario Baretta: “Condivido scelta di Porto Marghera, ma bisogna dare risposta ai problemi che vengono sollevati”

“È necessario fare presto! Venezia ha bisogno di un disegno organico e di soluzioni strutturali. Ma lo si decida coinvolgendo le Istituzioni e dialogando con la città. Personalmente condivido la scelta definitiva di attracco a Porto Marghera per le grandi navi – anche senza soluzioni intermedie – perché raccoglie le due principali istanze sostenute dalla gran parte dei veneziani:  bloccare il passaggio in bacino di san Marco ed evitare lo scavo di nuovi canali. Credo che, però, si debba dare risposta ai problemi che vengono sollevati sui rischi di inquinamento, sulla compatibilità col Porto commerciale e sul futuro di Porto Marghera. Ma, è anche necessario affrontare con altrettanta urgenza le altre questioni di fondo, come ad esempio, i flussi turistici e la residenzialità del centro storico.  Si convochi presto, dunque, il Comitatone e si ascoltino tutte le Istituzioni, non solo Regione e Comune, ma anche le municipalità di Venezia, Marghera e Mestre e le rappresentanze di quanti, nel  territorio, si impegnano costruttivamente per il futuro della nostra città”.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.