“Il Sindaco della Città Metropolitana di Venezia dovrebbe intestarsi la battaglia per superare gli attuali confini della Città Metropolitana”. Così il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Pier Paolo Baretta, in occasione della presentazione del libro “La città metropolitana di Venezia”, avvenuta questa mattina presso l’Hotel Ausonia e Hungaria, Lido di Venezia. “L’idea della PaTreVe – ha proseguito – resta valida. Serve, infatti, una visione ampia di sviluppo del territorio vista l’importanza del Veneto, e di questi territori in particolare, in Italia, in Europa e nel mondo. Non dobbiamo accontentarci dei confini attuali e non dobbiamo considerare la Città Metropolitana come ultimo approdo, ma come punto di partenza. Auspico che il sindaco Brugnaro si ponga l’obiettivo di andare oltre questa logica, e di pensare questo territorio come fortemente strategico solo se integrato con i vicini capoluoghi”. Il sottosegretario ha poi proseguito il suo intervento sottolineando l’importanza della città di Venezia in una cornice internazionale, come dimostra anche l’attenzione che gravita sulla città grazie alla Mostra del Cinema attualmente in corso. “Venezia è e sarà sempre al centro dell’interlocuzione nazionale e internazionale, è quindi lecito e doveroso attivarsi per realizzare una programmazione ad ampio raggio, se si vuole intraprendere una direzione seria. È anche vero che su Venezia incidono troppi poteri, che spesso esulano dalle competenze locali, e questo è un tema che l’amministrazione pone e in modo giusto, e il Governo si sta adoperando perché questa sproporzione di poteri venga risolta. Per questo è fondamentale che l’amministrazione eletta dai cittadini abbia maggior ruolo e potere nelle decisioni che riguardano il destino di Venezia e interloquire con il Governo centrale è fondamentale”. “Penso, infine, che per quanto riguarda la fiscalità vada aperto un negoziato tra il Governo e la città, partendo da un’idea ben strutturata di come impiegare il bilancio presente e futuro. Esiste la coscienza che Venezia abbia un problema manutentivo molto rilevante, questo è un aspetto della sua specificità, e il superamento del Patto di Stabilità al quale abbiamo lavorato può diventare una situazione specifica per Venezia su cui aprire una discussione più ampia”. “La Città Metropolitana – ha concluso – ha il ruolo di unire i territori, e non di dividerli, superando la dicotomia tra territorio urbano ed extraurbano. Venezia ha il dovere di risollevarsi e la Città Metropolitana offre questa importante e imperdibile opportunità, che bisogna cogliere rapidamente.”
De Franceschi, mancati rimborsi dei 730 dovuti ad anomalie del precompilato: perchè succede e come rimediare
Alberto De Franceschi, tributarista: “Precompilato sistema ancora acerbo, in molti confermano i dati senza verificare e le 220mila lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate ne sono l’amara conferma”
In molti attendevano, tra luglio e agosto, il rimborso dei modelli 730. Molti, anche in Veneto, non sono ancora arrivati. Il motivo? Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi aveva annunciato, in prossimità di Ferragosto, l’imminente arrivo di 220 mila lettere relative ad anomalie e omissioni da 730 e in particolare per quelli che hanno utilizzato il sistema dei “precompilati”. «Questo significa che il mancato rimborso del 730 può essere causato dalla sospensione a seguito di anomalie – fa sapere il tributarista veneziano Alberto De Franceschi -. Non a caso alla riapertura dei nostri uffici in queste ore siamo stati inondati di chiamate di pensionati, nostri ex clienti che hanno fatto per la prima volta il precompilato, preoccupati perché non hanno ricevuto ad agosto il rimborso tanto atteso».
Nel complesso, i modelli trasmessi in provincia di Treviso sono 41.352, a Venezia sono 46.353 e a Padova sono 44.638. «Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate – fa sapere De Franceschi – circa il 10% di questi presentano anomalie, quindi ci aspettiamo circa 4.100 lettere nel trevigiano, 4.600 a Venezia e 4.400 nel padovano. Le comunicazioni riguardano modelli in cui sono indicati dati non corretti o anomali come, ad esempio, i giorni delle certificazioni uniche prodotte dall’INPS non indicati correttamente, talune spese mediche e sanitarie non deducibili o indicate nel modello anche se già rimborsate dalle assicurazioni e, non ultimo, chi non ha fatto il modello anche se tenuto».
«Il sistema del precompilato pertanto è da ritenersi ancora acerbo – continua l’esperto – non avendo ancora pesato bene l’utenza che non sempre è sufficientemente preparata sia a livello informatico sia normativo a fare da sé il modello visto che in molti casi conferma senza verificare i dati, che spesso sono parziali o inesatti. L’invio delle 220mila comunicazioni ne è l’amara conferma».
Qualora il contribuente abbia ricevuto l’avviso può sistemare le anomalie e contestazioni o attraverso il modello 730 integrativo o con un modello unico. «La scelta spesso è determinata dal risultato – spiega De Franceschi -: se a debito o minor credito d’imposta si dovrà pagare con modello F24 calcolando le sanzioni ridotte con il ravvedimento operoso per i giorni di ritardato nel pagamento e successivamente si deve fare un modello unico integrativo da trasmettere entro il 30 settembre. Se a credito o a maggior credito o per variazione del sostituto d’imposta potrà compilare un modello 730 integrativo entro il 31 ottobre che produrrà il rimborso spettante entro la liquidazione del cedolino di dicembre, quindi entro il 10 gennaio 2017. In assenza del sostituto d’imposta (datore di lavoro) il rimborso verrà fatto direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In tutti i casi consigliamo di farsi assistere da un professionista abilitato o da un CAF di vostra fiducia».
Sottosegretario Baretta visita centro Enav Abano Terme (Pd) – “Ulteriore conferma della strategicità del nostro territorio”
Questa mattina, il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Pier Paolo Baretta, ha fatto visita presso il centro di controllo d’aria ENAV di Abano Terme (Padova). Durante la visita, alla quale ha partecipato anche il senatore Giorgio Santini e l’Amministratore delegato Roberta Neri, il personale e i responsabili del centro hanno illustrato al Sottosegretario le dinamiche e gli strumenti attraverso i quali viene monitorato quotidianamente il traffico aereo nei cieli del Nordest.
“È molto interessante, nonché affascinante, vedere da vicino cosa succede a pochi chilometri sopra di noi – ha detto il sottosegretario Baretta -. Il centro di controllo ENAV di Abano Terme rappresenta un centro di altra professionalità e di tecnologia avanzata al servizio della sicurezza. Si tratta di un’ulteriore conferma della strategicità del nostro territorio, che ogni giorno viene attraversato da migliaia di velivoli in transito o provenienti e diretti nei nostri aeroporti. Sono molto soddisfatto del lavoro che ho visto essere svolto da ciascuno con estrema puntualità e massima precisione e, in virtù di questo, auspico che ci si renda finalmente conto di quanto il Veneto e l’Italia siano territori estremamente competitivi, non solo in Europa, ma in tutto il mondo, e si continui a puntare sempre di più su questo settore per migliorare ancora di più l’eccellenza e la serietà che ci caratterizzano”.
On. Moretto- Iniziata l’identificazione dei profughi più violenti (La Nuova Venezia)
On. Moretto- Il caso Conetta va in Parlamento (Il Gazzettino)
Geologi- “Ecco il nostro fascicolo, per prevenire” (Il Gazzettino)
Calamità naturali, in arrivo 31 milioni per il Veneto, Baretta: “Nessun pressing, fatto quello che cittadini si aspettavano dal governo”
Questa mattina il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, ha rilasciato una dichiarazione relativamente all’arrivo dei fondi (pari a 31 mln di euro), stanziati dal Governo a fronte degli episodi calamitosi verificatisi in Veneto dal 2013 al 2015. A seguito la dichiarazione.
“Lo stanziamento delle risorse per le zone del Veneto colpite da calamità, in particolare per i tre Comuni del veneziano colpiti dal tornado, conferma l’impegno del Governo che ci eravamo assunti – anche personalmente – davanti ai Sindaci subito dopo l’evento”. Commenta il sottosegretario On. Pier Paolo Baretta. “Abbiamo, in questo periodo, evitato di rispondere a inutili polemiche e lavorato, senza clamore, alla soluzione che è arrivata. Non abbiamo avuto bisogno di “cani da guardia”, né di “pressing”; abbiamo semplicemente fatto quello che i cittadini si aspettavano dal Governo: non li abbiamo lasciati soli.
Ora serve vera collaborazione istituzionale per gestire al meglio la erogazione”.