L’Agenzia delle Entrate non la considera manutenzione straordinaria né per l’abbattimento di barriere architettoniche. De Franceschi, tributarista veneziano: “A chi ha detratto arriverà richiesta di rimborso”
«Contrariamente a quanto promettono le televendite che vediamo in tv, la detrazione al 50% non vale per chi decide di sostituire la propria vasca da bagno con altra vasca, con sportello apribile o con box doccia». A riferirlo è Alberto De Franceschi, tributarista veneziano che ha analizzato la circolare 3E del 2 marzo 2016 dell’Agenzia delle Entrate nella quale si legge che “nell’ambito dei chiarimenti forniti al Coordinamento nazionale dei Caf, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una interpretazione restrittiva negativa, in merito alla possibilità di usufruire della detrazione Irpef del 50% relativamente alle spese sostenute per la sostituzione della vasca da bagno con altra vasca, con sportello apribile o con box doccia”.
Perchè? L’Agenzia delle Entrate considera come agevolazioni possibili solo quelle che rientrano nella manutenzione straordinaria e relative all’abbattimento delle barriere architettoniche e ha anche stabilito che la sostituzione della vasca da bagno con altra vasca con sportello apribile o con box doccia è da considerarsi manutenzione ordinaria e non rientra nemmeno tra gli interventi di eliminazione delle barriere.
«La cosa più vergognosa – commenta De Franceschi – è che in passato ci sono state aziende che hanno venduto false agevolazioni. Un danno ingente soprattutto per gli anziani, primi acquirenti di questi prodotti, che si sono fidati e hanno speso migliaia di euro credendo sarebbe tornati in possesso di metà della cifra».
Cosa succederà, quindi, a chi ha dato a credito al fornitore e ha detratto la spesa? «Arriverà un avviso di accertamento con successiva cartella di pagamento, per recuperare il rimborso concesso più la sanzione e gli interessi».