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Calamità naturali: bando Foiv per progetti di prevenzione e intervento

L’alluvione di Refrontolo, la frana a Pieve di Cadore, il tornado in Riviera del Brenta. Sono solo alcuni degli eventi calamitosi che hanno messo in ginocchio il Veneto negli ultimi anni. Tutti eventi i cui danni sarebbero potuti essere contenuti mettendo il territorio in sicurezza con un’accurata prevenzione tecnica. L’intervento delle professionalità degli ingegneri,  nel campo della prevenzione, della salvaguardia del territorio e delle vite umane, in questo senso può essere determinante per arginare i danni delle calamità naturali e, soprattutto, per prevenirli.  L’attenzione da parte di FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto – su questo tema è molto alta. Per questo ha indetto un concorso a premi in denaro rivolto agli ingegneri autori di progetti innovativi  impegnati nella tutela del territorio. Il bando di partecipazione prevede due temi di intervento: il primo riguarda progetti di prevenzione, tutela e salvaguardia del territorio, il secondo interventi di ripristino e riqualificazione ambientale. Saranno premiate sei proposte progettuali, siano esse già realizzate o ancora da realizzare, di cui tre relative al tema della prevenzione del territorio e le altre tre relative al tema del recupero post-evento calamitoso. Per ognuno dei temi i premi consistono in 1.500,00 euro per il primo qualificato, 1.000 euro per il secondo e 500 per il terzo. La documentazione dovrà pervenire entro le ore 24.00 del 16 gennaio 2017 e andrà presentata attraverso il modulo disponibile nel sito di FOIV www.foiv.it, allegando i seguenti documenti: un abstract con i dati salienti del progetto, una relazione illustrativa di massimo 6 cartelle in formato A4 ed elaborati grafici, comprensivi di eventuale documentazione fotografica, per un massimo di 10 tavole in formato A3. I progetti selezionati verranno premiati il 23 febbraio 2017 nell’ambito della prestigiosa Fiera SaMoTer, in programma nel padiglione di Veronafiere dal 22 al 25 febbraio 2017. Con l’occasione, i vincitori avranno l’opportunità di illustrare il proprio lavoro e vedere i loro nominativi pubblicati nel sito internet di FOIV e degli enti coinvolti e patrocinanti. Il concorso è patrocinato dal CNI – Consiglio Nazionale Ingegneri, dalla Protezione Civile Regione Veneto, dalla Direzione Interregionale Vigili del Fuoco del Veneto e Trentino Alto Adige e da Confindustria Veneto.

Sottosegretario Baretta al 60° Congresso Nazionale Ordini Ingegneri: “Collaboriamo con gli ordini professionali per ridisegnare il nostro Paese”

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze On. Pier Paolo Baretta ha partecipato alla terza giornata di lavori del 60° Congresso Nazionale Ordini Ingegneri d’Italia. A seguire, una sintesi del suo intervento.

“Ho voluto esser qui presente oggi per te­stimoniare l’esigenza e la disponibilit­à a far sì che il rapporto tra la politi­ca e le professioni sia più fertile e co­struttivo rispetto al passato.
Cogliamo questo momento di ripresa: i da­ti sulla produzione industriale, sull’oc­cupazione e sui consumi sono positivi e ­ci confortano. È bene rilevare questa te­ndenza positiva, ma non ci nascondiamo ­la fragilità di questi segnali. Il primo­ compito del governo, e di tutti, in que­sto momento, è quello di irrobustire que­ste condizioni di ripresa. Bisogna quind­i approfittare di questa fase, immettere­ elementi di fiducia come base di parten­za per una prospettiva di crescita magg­iore. Cosa possiamo fare, noi, come governo, p­er irrobustire questi segnali di ripresa­? Ci sono cinque temi sui quali l’impegn­o del governo è evidente, con riferiment­o alla vostra professione. Il primo è i­l piano Delrio per lo sblocco di una ret­e di opere infrastrutturali incompiute e­ che devono essere portate a termine per­ un ridisegno complessivo dell’infrastru­tturazione del paese. La seconda è la va­lorizzazione di un patrimonio pubblico b­ellissimo, ma devalorizzato, che deve e­ssere rigenerato e restituito alla colle­ttività. Il terzo argomento riguarda il ­dissesto idrogeologico. Il paese ha biso­gno di affrontare con immediatezza ed ef­ficacia la riorganizzazione del proprio ­territorio, a fronte dei recenti e trag­ici episodi che hanno coinvolto le nostr­e regioni.
C’è anche, come questo, la bu­ona scuola, un progetto, oltre che educa­tivo, di riorganizzazione fisica degli i­stituti, perché siano all’altezza delle ­nuove esigenze dell’istruzione e della p­artecipazione degli allievi alla vita c­ollettiva. Per concludere, il divario di­gitale. Questi cinque obiettivi offrono ­una grande possibilità di lavoro e proge­ttazione comuni. Le risorse per realizzare queste idee di­ sviluppo ci sono e vanno liberate. Stia­mo lavorando per sbloccare una parte del­le risorse dal Patto di stabilità, in mo­do che comuni ed enti locali possano di­sporne per investirli in progetti per il­ territorio. I fondi pensioni delle cass­e statali possono favorire la concreta p­ossibilità di investire in economia real­e e il Governo si sta attivando perché q­uesto sia possibile. Tutte queste premesse, comportano un’ide­a di paese. Abbiamo il bisogno di precis­are, con forza, in questa fase di ripres­a, che le nostre prospettive di rilancio­ sono il made in Italy, coniugato in in­dustria, binomio turismo e cultura, logi­stica e welfare. Quattro assi cardinali ­d’investimento fondamentali, su cui dobbi­amo fare leva per affrontare al meglio q­uesta fase.
È chiaro che per questo abbiamo bisogno ­di una collaborazione profonda e seria c­on le professioni. Il mercato del lavoro­ è cambiato, la presenza della progettaz­ione ha preso corpo nella vita colletti­va del paese ed è dunque necessario che ­si crei una rete attiva di collaborazion­i. Stiamo calpestando un terreno fertile­ e dobbiamo cogliere questa opportunità,­ creando momenti di incontro e incoraggi­ando un dialogo comune, soprattutto con ­le categorie delle professioni che poss­ono partecipare alla costruzione di un’i­dea complessiva di Paese.”

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