“I temi del lavoro siano al centro dell’agenda politica veneta e veneziana. Noi consulenti del lavoro continueremo a essere in prima linea al fianco delle aziende e dei lavoratori, impegnandoci sul fronte dei diritti, della sicurezza e dell’equità”. Così il presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia Luca Scalabrin, che traccia un bilancio dell’anno che sta per chiudersi. Un anno che ha visto il rinnovo delle cariche ordinistiche, con l’elezione alla presidenza di Scalabrin e l’elezione nel Consiglio nazionale di Patrizia Gobat, presidente uscente che per la prima volta porta a Roma una rappresentanza veneziana.
Leggi tuttoPRIMO MAGGIO, ORDINE CONSULENTI DEL LAVORO DI VENEZIA: “TROPPI PROBLEMI ANCORA IRRISOLTI, COME LA BUROCRAZIA CHE PESA SUI SALARI”
“In questo Primo maggio sono ancora molti, troppi, i problemi legati al mondo del lavoro ancora irrisolti. Come il problema tutto italiano dei bassi salari e dell’alto costo del lavoro dovuti a un’eccessiva sovrastruttura burocratica e alla presenza di decine di enti e altri soggetti collegati a diversi servizi connessi con il rapporto lavorativo. Questi fenomeni deprimono la produttività e non incentivano il merito a causa di un’eccessiva e inutile normativa che in realtà impedisce di utilizzare incentivi e sgravi fiscali come, ad esempio, la detassazione dei premi di risultato o le indennità collegate al valore della prestazione lavorativa”. Così la presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia Patrizia Gobat.
Leggi tuttoAssemblea annuale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia
L’intervista alla presidente Patrizia Gobat
Leggi tuttoNuovo governo, Consulenti del lavoro di Venezia: “Con Marina Calderone lavoro finalmente al centro”
ORDINE CONSULENTI LAVORO VENEZIA: “BONUS 200 EURO E’ UNA GOCCIA NEL MARE DEI PROBLEMI DELLE FAMIGLIE, SERVE UNA SERIA POLITICA DI DETASSAZIONE DEL LAVORO
“Se dobbiamo fare un bilancio delle politiche del lavoro di questi ultimi tempi, il risultato è abbastanza negativo. Lo è sul piano del dibattito sul salario minimo e delle basse retribuzioni, come sul fronte della carenza di personale. E lo stesso vale per il caos generato da una serie di provvedimenti come il Bonus 200 euro che ha generato molta confusione a causa di una moltitudine di provvedimenti che hanno tentato di definirne la corretta erogazione”. Leggi tutto
Ordine Consulenti del Lavoro Venezia: “Politiche del lavoro, bilancio negativo per i provvedimenti”
RISTORAZIONE E STAGIONALI, CONSULENTI DEL LAVORO DI VENEZIA: “QUI STIPENDI PIÙ BASSI PERCHÉ PAGHIAMO LE MAGGIORI TUTELE”
Si pensa a lavoratori stranieri e profughi ucraini per coprire la mancanza di personale.
In collaborazione con la Provincia, al via dei tirocini di sei mesi per aiutare le aziende e i lavoratori
A questo link è disponibile l’intervento video: https://drive.google.com/file/
“Apprendiamo dalla stampa e dai social delle affermazioni di chef famosi che lamentano di non trovare personale. E in risposta molti affermano che dipende dal fatto che i lavoratori vengono pagati poco e che i giovani preferiscono per questo andare all’estero. Il costo del lavoro in Italia è un problema che noi Consulenti del Lavoro conosciamo bene e per cui chiediamo soluzioni da molto tempo”. È quanto afferma Patrizia Gobat, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia. Leggi tutto
Ordine Consulenti del Lavoro di Venezia – 73 mila posti di lavoro a rischio per turismo e servizi
“I LAVORATORI MARITTIMI SENZA CASSA INTEGRAZIONE”: L’ALLARME DEI CONSULENTI DEL LAVORO DI VENEZIA
“I lavoratori del settore marittimo, nell’area metropolitana di Venezia come in tutta Italia, dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sono in cassa integrazione per il blocco dell’attività ma nessuno di loro ha visto un soldo. Sembra che le domande di cassa integrazione presentate siamo tuttora in attesa di autorizzazione”. A riferirlo è l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia, per bocca della presidente Patrizia Gobat.
I Fondi di solidarietà bilaterali, istituiti dal Decreto n. 148/2015 assicurano ai lavoratori tutela in costanza di rapporto di lavoro, nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per le medesime causali previste dalla normativa in materia di integrazione salariale ordinaria o straordinaria e assicurano ai lavoratori prestazioni integrative, rispetto alle prestazioni previste dalla legge in caso di cessazione del rapporto di lavoro, o a trattamenti di integrazione salariale previsti dalla normativa vigente. “SOLIMARE” è il Fondo di solidarietà per i lavoratori del settore marittimo, compreso il personale amministrativo e di terra al quale aderiscono tutte le imprese armatoriali con più di cinque dipendenti, comprese le imprese di trasporto marittimo e le imprese che esercitano il servizio di rimorchio in concessione.
“Pur essendo una gestione dell’Inps, il fondo Solimare ha una propria autonomia ed è amministrato da un comitato (nominato dal Ministero del Lavoro) composto da 5 rappresentanti delle associazioni datoriali, 5 dalle associazioni sindacali e 1 componente del Ministero del Lavoro – spiega Gobat -. Il Comitato, normalmente, si riunisce con cadenza trimestrale per deliberare le domande di accesso all’assegno di integrazione salariale e non può erogare prestazioni se in carenza di fondi. Quindi, visto che ad oggi nessuna pratica è stata autorizzata verrebbe da pensare che se le domande di integrazione salariale sono state presentate in Marzo, il Comitato si riunirà con tutta calma entro giugno? Oppure non hanno a disposizione i fondi necessari? Intanto i lavoratori marittimi di tutt’Italia aspettano. Ieri una delegazione veneziana è andata a protestare dal Presidente del Veneto Luca Zaia ma la Regione non ha competenza in questa materia”.
“Più volte, in questi mesi di crisi, i Consulenti del lavoro hanno evidenziato la complessità e la farraginosità del sistema degli ammortizzatori sociali che è letteralmente ‘scoppiato’ dimostrando, ancora una volta, la sua inadeguatezza – conclude Gobat -. Ed ora ci stiamo impegnando a sollecitare le ‘stanze dei bottoni’ per cercare di risolvere questa brutta vicenda per i lavoratori di un settore che, al momento, non ha nemmeno prospettive di ripartenza”.