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Milano Cortina 2026, Ance Veneto: “Accelerare i cantieri e investire sul futuro attraverso una progettualità lungimirante”

Venerdì 21 luglio a Cortina un convegno per fare il punto, con la presentazione dello studio sull’impatto economico territoriale delle Olimpiadi in Veneto. Giovedì l’assemblea per il rinnovo delle cariche

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Federazione Foiv, Consorzio Cev – EVENTI APERTI AL PUBBLICO IN VENETO, TRA PROTOCOLLI, DISTANZIAMENTO, RESPONSABILITÀ: I COMUNI “A LEZIONE” DAGLI INGEGNERI

Grande partecipazione al convegno “La sicurezza negli eventi e negli edifici aperti al pubblico” organizzata dalla Federazione FOIV (Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto) con il patrocinio di Anci Veneto e Consorzio Cev

Protocolli, riferimenti normativi, planimetrie per la gestione degli spazi e dei percorsi, assegnazione dei posti, verifica degli accessi, informazioni al pubblico… sono solo alcuni degli aspetti che un organizzatore deve considerare in tempi di pandemia. Leggi tutto

Porto Marghera, sintesi intervento sottosegretario Baretta al convegno “Memoria di un paesaggio industriale e rigenerazione urbana”

Questa mattina il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta ha partecipato al convegno “Memoria di un Paesaggio Industriale e Rigenerazione Urbana”, tenutosi a Forte Marghera (Venezia). A seguire una sintesi del suo intervento.

“Venezia è per sua natura Patrimonio dell’umanità e le Dolomiti lo sono da qualche anno. La vostra proposta di memoria itinerante da Venezia alle Dolomiti, è una risposta concreta all’assoluta necessità di adottare una visione integrata del territorio. Siamo in Veneto, una delle più importanti regioni d’Europa per la sua industria e le sue infrastrutture; la prima d’Italia per flussi turistici, ma continuiamo a ragionare per corpi separati, invece di unire le tessere del mosaico.
Partiamo da Venezia e Marghera, che sono entità congiunte e non estranee. Il prossimo anno corre il centenario dalla nascita di Porto Marghera. Nel 1917, quando sembrava tutto perduto, un gruppo di imprenditori illuminati pensava già a una prospettiva futura. In questo territorio, in cento anni, abbiamo accumulato un concentrato di esperienza industriale, tecnologica e sociale assolutamente straordinario. Marghera è stato il secondo centro industriale d’Europa dopo la Rurh. Ma, quando ci incontreremo, durante le celebrazioni dei vari pezzi di storia di questo territorio, dovremmo essere spinti con coraggio a parlare di futuro.
Un progetto su Marghera deve essere pensato immaginandola come la porta di terra, di accesso a Venezia. Per realizzare tutto ciò c’è bisogno di una forte cooperazione tra tutti i soggetti: Istituzioni, Università, Industria.  Dobbiamo risvegliare un’attenzione progettuale e passionale per questo territorio, purtroppo segnato dalle difficoltà finanziaria. Le risorse necessarie possono essere reperite solo in ottica di un’integrazione tra pubblico e privato, condividendo un progetto di sviluppo comune per il futuro di Porto Marghera e del nostro territorio”.

Convegno “La Zona Franca: asset strategico per lo sviluppo del territorio metropolitano”, dichiarazione sottosegretario Baretta

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta è intervenuto  al convegno “La Zona Franca:asset strategico per lo sviluppo del territorio metropolitano”. A seguito la dichiarazione del sottosegretario.

“Stiamo lavorando per dare una risposta concreta a una domanda specifica, ma dobbiamo essere consapevoli che la Zona Franca non è un fattore “miracoloso”, quanto piuttosto un’opportunità su cui bisogna innestare un volano: lo strumento amministrativo, fiscale e doganale va accompagnato da una logica di investimento più generale.
Per quanto riguarda Venezia, ritengo che parta avvantaggiata per tre ragioni: la prima è che la Zona Franca già c’è e che per allargarla non c’è bisogno di una norma primaria. In secondo luogo, Venezia è l’unica città metropolitana del Nordest. Infine, Venezia è Venezia e quindi ha un fattore di attrazione nel mondo intero che la agevola.
Se questo è il presupposto, dobbiamo tenere presenti due punti fermi. Il primo: l’interesse dei cinesi a investire a Venezia rappresenta un aspetto decisivo per il nostro sviluppo. Il secondo è che effettivamente l’assenza nella riforma sulla città metropolitana di una più stringente piattaforma dell’Altoadriatico e dell’Altotirreno è un limite e noi potremmo prendere l’impegno di portare avanti questo lavoro: le riforme si fanno e si possono anche migliorare.
Sottolineo un altro aspetto che reputo centrale, cioè il rischio di inflazione delle Zone Franche che di fatto avrebbe l’effetto di rendere inutile il provvedimento. Sono molto d’accordo con l’idea di riorganizzare, ma scegliendo le priorità legate all’idea di sviluppo. E faccio presente anche che per Zona Franca non dobbiamo intendere solo l’aspetto pur importante delle tasse ma un’infrastrutturazione complessiva.
Ai veneziani dico che è arrivato il momento di diventare traino di questa piattaforma politica: questo progetto deve diventare l’obiettivo di una città intera, di una regione intera. Stiamo avvicinandoci al centenario di Porto Marghera, che fu un’operazione di lungimiranza impressionante: questo per dire che tutte le grandi tappe dello sviluppo sono state realizzate grazie a un balzo di orgoglio e un’idea strategica. Intorno a questa idea dobbiamo unirci tutti, superando le divisioni”.

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