Il sottosegretario all’Economia e alle Finanze on. Pier Paolo Baretta ha preso parte nella mattinata di oggi, venerdì 23 giugno, all’assemblea annuale dello European Microfinance Network (EMN). Presenti anche Laura Boldrini, Presidente della Camera; Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali; Ann Branch, responsabile direzione generale Ue (DG Employment); Ambroise Fayolle, vicepresidente EIB (European Investment Bank), Carlos Trias Pintó, membro EESC (European Economic and Social Committee). “La microfinanza – ha dichiarato il sottosegretario Baretta – può aiutare e far crescere l’economia reale in modo sostenibile a tre condizioni: prima di tutto che si affermi l’idea che la microfinanza non è un finanza minore, bensì una finanza migliore. Secondo, che si renda noto che il tasso di insolvenza nella microfinanza è largamente inferiore a quello della finanza tradizionale. Terzo, che si consolidi una cultura della diversificazione del credito: il microcredito può assumere un ruolo centrale in questo contesto. Ma cito anche i fondi pensione, una realtà affermata nel mondo e ormai anche in Europa”. “In Italia ci siamo mossi con interventi diretti – ha aggiunto –: c’è già da tempo una legge sul microcredito, ma nella legge di bilancio valida per quest’anno, approvata nel dicembre del 2016, abbiamo introdotto anche una norma che privilegia le banche a orientamento etico ed è la prima volta che si introduce in una legislazione bancaria la tipologia di finanza etica. Abbiamo anche introdotto l’educazione finanziaria per legge. Abbiamo inoltre escluso nell’ultima manovra i fondi pensione dal rischio di bail-in. Infine abbiamo introdotto, e a questo proposito devo ringraziare la presidente della Camera Laura Boldrini che ci ha stimolato più volte, quattro indicatori di benessere nella legge di bilancio: l’indice di disuguaglianza, il reddito medio sostenibile, il tasso di mancata partecipazione al lavoro, le emissioni di CO2”.