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DANNI MALTEMPO, AL VIA L’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI EBAV: 60MILA EURO PER IMPRESE ARTIGIANE E DIPENDENTI

È partita in questi giorni l’erogazione da parte di EBAV – Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto dei primi contributi a favore delle imprese e dei dipendenti duramente colpiti dagli eventi atmosferici dello scorso luglio.

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cs. Ordine Geologi del Veneto: Maltempo nel vicentino e colata di fango a Piovene Rocchette: “Urgente investire in prevenzione”

“Il maltempo di ieri nel vicentino e la colata di fango e detriti che ha interessato Piovene Rocchette, in provincia di Vicenza, mette in risalto ancora una volta l’urgenza della prevenzione del dissesto idrogeologico. Frane, cadute di massi, colate di fango e di detriti sono fenomeni naturali che trasformano e modificano la morfologia dei versanti montani e collinari. Sono eventi fisici spesso sospinti e favoriti da condizioni metereologiche eccezionali come quelle delle ultime ore”. Così Tatiana Bartolomei, presidente dell’Ordine dei Geologi del Veneto.

“In questi ultimi periodi inoltre sussistono scenari atmosferici che associano alle caratteristiche estive anche quelle autunnali mettendo in gioco grandi energie che interagiscono in aree già profondamente colpite – evidenzia la presidente -. I rilievi montani e collinari si trasformano e gli abitanti delle zone a rischio, che ben conoscono l’ambiente in cui vivono, osservano con attenzione e preoccupazione temendo quelle conseguenze che, purtroppo, periodicamente accadono. Si tratta di processi che sono ben noti in zone già segnalate e magari già soggette a opere di sistemazione e ripristino grazie all’azione competente della Protezione Civile. Ma evidentemente non è sufficiente. In parole povere intervenendo sull’effetto (emergenza) non si agisce sulla causa (prevenzione).

“Per questi fenomeni, purtroppo periodici, dobbiamo mettere in gioco in modo capillare gli strumenti e le tecniche in modo lungimirante, programmando in tempi di pace la “prevenzione”  piuttosto che intervenire in condizioni di emergenza – continua Bartolomei -“. È, pertanto, di fondamentale importanza nella fase di prevenzione del rischio l’apporto tecnico del geologo, imprescindibile così come del resto stabilito dalla normativa di settore, necessario per definire le possibili cause dei fenomeni di dissesto idro-geologico e i conseguenti interventi di mitigazione.

L’Ordine dei Geologi della Regione Veneto – conclude – rinnovando la disponibilità collaborativa alle istituzioni preposte auspica che gli ingenti fondi attribuiti alla Regione Veneto, per il ripristino delle aree colpite da eventi distruttivi sopra citati, siano utilizzati, non solo a sistemare le situazioni di emergenza,  ma soprattutto effettuando adeguati approfondimenti e studi geologici in un’ottica anche di prevenzione e che la messa in sicurezza del territorio e della popolazione nelle aree in cui il dissesto idrogeologico si ripete costantemente diventi una priorità  della politica”.

Ordine Geologi del Veneto, CS: scenari dopo l’emergenza maltempo in Veneto

Un evento dai caratteri eccezionali che sembra, almeno dal punto di vista meteorologico in fase di superamento, ma che presenterà i conti in più fasi. Quella che stiamo vivendo caratterizzata dalla necessità di superamento dell’emergenza, in cui assume un ruolo fondamentale la rapida valutazione dei rischi, la messa in sicurezza delle situazioni più critiche, il ripristino della viabilità, dell’energia elettrica e delle comunicazioni. In questa fase è fondamentale il ruolo della Protezione Civile, dei volontari, delle istituzioni e dei colleghi geologi già operanti sul territorio. Dalle notizie che si hanno dai colleghi impegnati nella montagna bellunese le problematiche geologiche più rappresentate sono dovute alle colate concentrate e detritiche nei canali degli affluenti secondari e dei fiumi principali e, come nel caso del Cordevole, situazioni di erosione spondale e di divagazione dell’alveo, che hanno interessato la viabilità principale e secondaria.  Sono diffusi inoltre alcuni smottamenti superficiali che non dovrebbero evolversi in eventi più importanti. Le situazioni più critiche, come la frana di Perarolo e del Tessina, sono sotto controllo e oggetto di monitoraggio dedicato. Leggi tutto

Ordine Geologi del Veneto, CS: Il rischio geologico inizia adesso. L’appello del mondo geologico Veneto

Di seguito l’intervento dell’Ordine dei Geologi del Veneto per bocca della presidente Tatiana Bartolomei.

“Pur riconoscendo dei caratteri di esclusiva eccezionalità dell’evento appena trascorso è necessario riflettere sulle parole del Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, pronunciate in questi giorni: Si fa poca manutenzione del territorio, non si investe più nella prevenzione. E’ in presenza di eventi meteorologici eccezionali che emergono fortemente tutte le criticità e le grandi mancanze, criticità che si realizzano velocemente e che sono il frutto di una serie di “mancanze” accumulate nella gestione del territorio per decenni. Ora più che mai sono necessarie scelte di “cultura geologica” ricordando che  al termine degli eventi meteorologici di questi giorni aumenterà inevitabilmente il rischio: l’emergenza geologica è ora! Per questo motivo i geologi si rendono disponibili ad offrire il loro supporto ad Enti e Protezione Civile locale mediante l’attivazione di specifici protocolli e/o convenzioni e a collaborare con i Comuni per creare dei momenti di approfondimento culturale geologico con la cittadinanza. Leggi tutto

Baretta in visita ai territori di Jesolo e Cavallino-Treporti colpiti dal maltempo: “Obiettivo rapporto coi privati per indennizzi e possibilità di gestione elastica dei pagamenti alle banche”

Nella giornata di oggi il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha incontrato prima il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia presso la sala di rappresentanza del Municipio di Jesolo, poi il sindaco di Cavallino-Treporti Roberta Nesto, insieme ad amministratori, rappresentanti delle categorie economiche, in seguito agli eventi atmosferici calamitosi che hanno colpito il litorale veneto il 10 agosto scorso. “La possibilità di incontrarci a mente più fredda ci permette di valutare con più concretezza la dimensione del danno subito – ha affermato il sottosegretario -. Ma la grande capacità di imprenditori e amministratori di far fronte immediatamente al disagio con risorse proprie non deve far pensare che il problema non ci sia stato. Il maltempo ha colpito principalmente l’attività turistica e quella agricola. Chiaro che i danni alla prima appaiono più visibili, ma non sottovalutiamo la parte agricola, che ha registrato in alcune situazioni disagi decisamente rilevanti”. “Oggi cerchiamo di capire quali sono le strade di lavoro, che sono due: il rapporto con i privati e con l’amministrazione – ha proseguito-.  Per i privati, penso ci sia una strada per gli indennizzi: ricordo che, in seguito al tornado che ha colpito la Riviera del Brenta, è stato introdotto un rapporto con i privati che prima era escluso. In secondo luogo, già da alcuni anni il pagamento dei canoni è stato spostato alla fine della stagione, ma bisogna valutare che nelle zone colpite questa data venga ulteriormente prorogata: questo è un primo impegno che mi prendo. Un terzo percorso, da affrontare anche con l’Abi, è la possibilità di una gestione più elastica dei pagamenti alle banche per i territori colpiti”. “Quanto al percorso con le amministrazioni – ha aggiunto -, negli ultimi giorni è stata determinata, a fronte della drammaticità del terremoto, la possibilità di interventi particolarmente agevolati anche in termini di agibilità delle loro risorse. Dovremmo fare in modo che questa regola, giustamente nata per le zone terremotate, possa essere estesa anche alle zone colpite da calamità”. In conclusione, il sottosegretario ha assicurato che riferirà direttamente quanto appreso e discusso durante l’incontro al Presidente del Consiglio.

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