È stato presentato questo pomeriggio il candidato sindaco Pd del comune di Mira Marco Dori. All’incontro erano presenti il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta, il Segretario Pd comunale Giorgio Zapparoli, il segretario Pd metropolitano Gigliola Scattolin e il consigliere regionale Franco Ferrari.
“Questo evento – ha dichiarato il sottosegretario Baretta – non apre soltanto la campagna elettorale di uno dei più importanti comuni della nostra area metropolitana, ma avviene in un momento che non possiamo sottovalutare: siamo in una delicata fase di ripresa economica, certa, seppur debole e fragile. Non perdiamo, dunque, questo momento per dare un segnale e consolidare questa ripresa. Per questo ho apprezzato l’impostazione molto concreta e precisa di Marco Dori, che ha individuato gli stessi temi che impegnano anche il Governo. La questione del territorio è fondamentale: non c’è una ripresa se parte solo da Roma: o si realizza nel territorio la capacità di una comunità di rilanciare se stessa sulla base di un progetto di crescita e di sviluppo, o tutti gli sforzi rischiano di essere vani”.
Ha quindi aggiunto: “Questo Comune, Mira, con i suoi 38mila abitanti circa, è un comune della Città Metropolitana tra i più importanti. L’idea della Città Metropolitana è l’asse del futuro sviluppo. Mira può, per la sua importanza e vicinanza al capoluogo, influenzarne le scelte ed essere protagonista delle partite vere della crescita e dello sviluppo. Dalla delicata questione della Romea all’idrovia alla viabilità; da Porto Marghera a tutti li altri punti sui quali questo comune ha un ruolo”.
Incontro su sistema cooperativistico a Mira, dichiarazione sottosegretario Baretta
Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta ha partecipato al convegno il “Sistema cooperativistico tra lavoro e managerialità”, tenutosi a Mira (VE). A seguire una sintesi del suo intervento.
“Siamo in un periodo di svolta, gli scenari economici si stanno evolvendo e il mondo della cooperazione si è dimostrato sempre più centrale. È l’unico settore che, in un periodo di crisi, non solo ha resistito, ma si è addirittura sviluppato. Siamo tutti chiamati a cogliere questa sfida in una cornice di cambiamento e innovazione. Anche il mondo della cooperazione ha bisogno, in questo momento di trasformazione, di una riorganizzazione interna, in modo da potersi dimostrare competitivo in una partita che si gioca ad alti livelli qualitativi.
Alcuni nodi da affrontare, nell’ottica di una trasformazione complessiva dei processi economici, riguardano innanzitutto la natura del socio. In questo senso bisogna riflettere su come la natura di socio e dipendente possano trovare, in un contesto di democrazia economica sempre più evidente, forme nuove. Secondariamente dobbiamo incoraggiare i processi di aggregazione: unirsi, mantenendo le autonomie; garantire sempre trasparenza e controlli, e pensare a nuovi orizzonti di attività.
Insomma, vediamo come, a fronte dei grandi interventi normativi realizzati nell’ultimo periodo, il sistema stia cambiando. Questo ci impone di aprire un confronto perché il mondo della cooperazione diventi sempre più in grado di cogliere sfide importanti non solo per il suo settore ma per l’intero Paese.”