Nella mattinata di oggi si è svolto, nel municipio di Taglio di Po, un incontro sul territorio e il suo futuro, organizzato dal Circolo Pd cittadino. All’incontro, introdotto dal sindaco Francesco Siviero e dal segretario del Pd di Taglio di Po Marco Ruzza, sono intervenuti il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta e l’on. Diego Crivellari.
“Il Polesine – ha dichiarato Baretta – è sottovalutato sul piano economico, mentre è ricco di potenzialità. La storia ci ha consegnato l’immagine di un territorio depresso. Bisogna invertire questa percezione, che talvolta coinvolge anche gli abitanti, e far leva sulle opportunità, che vanno prese di petto per darsi nuovi obiettivi di sviluppo. Il tema di fondo sono gli investimenti, che sono pochi, ma necessari per sostenere l’artigianato e la piccola industria, il turismo e la cultura”.
“Perché la nostra Regione non attua un piano adeguato per cogliere insieme le possibilità di questo territorio? – ha aggiunto Baretta – Penso, ad esempio, al meraviglioso paesaggio del Delta del Po, in termini di sviluppo turistico, un settore strettamente connesso allo sviluppo dell’industria locale: dall’artigianato al kilometro zero. Servono, però, risorse che, eliminando il Patto di stabilità, sono state liberate per i Comuni. Servono infrastrutture dei trasporti, per questo il tema della strada Romea va assolutamente affrontato. Servono infrastrutture della rete. Serve infine una piattaforma di sviluppo condivisa: bisogna avere un progetto unico per il territorio. Se manca un’unione dei comuni, lo sviluppo del territorio non decollerà. Pensare in quest’ottica significa avere una prospettiva”.
Eha concluso : “In occasione delle elezioni amministrative, Taglio di Po avrà l’occasione di votare le persone intenzionate a portare avanti progetti in questa direzione. L’opportunità c’è con la riconferma del Sindaco Siviero. Vediamo di coglierla”.
A sua volta il Sindaco ha rilevato come sia urgente continuare l’opera di sostegno all’economia locale, a cominciare dall’artigianato e dai servizi. L’on Crivellari, infine, ha garantito il suo impegno parlamentare al sostegno dei progetti di sviluppo del territorio polesano.
Presentata la nuova moneta da 2 euro dedicata al 400° anniversario del completamento della Basilica di San Marco
Si è svolta questa mattina a Venezia la presentazione della nuova moneta da 2 euro, dedicata al 400° anniversario del completamento della Basilica di San Marco. All’evento, organizzato dal Primo Procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin e dal Presidente della Fondazione Studium Generale Marcianum Roberto Costa, sono intervenuti il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta, il vicesindaco di Venezia Luciana Colle, l’Assessore alla Cultura della Regione Veneto Cristiano Corazzari, l’Amministratore Delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Paolo Aielli, il Proto Emerito di San Marco Ettore Vio e il Patriarca di Venezia, S. E. Francesco Moraglia.
La moneta da 2 euro, che ha corso legale dal 27 gennaio scorso, verrà prodotta in 1.500.000 pezzi per un controvalore di 3.000.000 di euro. A questi si aggiungono 8.000 monete in versione proof, ovvero da collezione, per un valore nominale di 16.000 euro.
“Una moneta rappresenta un valore ed un simbolo – ha dichiarato il sottosegretario Pier Paolo Baretta –. Viene realizzata per essere scambiata. Una moneta “circola”, genera incontri, crea relazioni… Ebbene, attraverso questa moneta circolerà, in Italia e in Europa, il nome di Venezia e il nome di San Marco. Indissolubilmente legati, come è giusto, come è naturale che sia. Chi può immaginare, infatti, Venezia senza San Marco e viceversa? Non mi riferisco soltanto al significato storico ed architettonico; pur molto importanti, data la ricchezza del patrimonio artistico – di cui proprio la basilica di san Marco, raffigurata nella moneta, è stupefacente testimonianza – e della eredità storica di cui siamo eredi, custodi e valorizzatori; ma a quello culturale e spirituale”.
“Un importante compito che la numismatica assolve fin dalla prima moneta emessa è proprio quello di diffondere un messaggio sociale, culturale, spirituale o politico che arriva a noi con la forza del segno inciso, lo splendore di un fondo specchio, il potere evocativo di un’immagine – ha spiegato l’Amministratore Delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Paolo Aielli –. Tutto questo anche grazie alla grande tradizione artistica dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ancora oggi tramandata alle generazioni future da una realtà unica al mondo come la Scuola dell’Arte della Medaglia e alimentata ogni giorno dallo Studio Incisione della Zecca grazie ad artisti di grande maestria come l’autrice di questa moneta, Luciana De Simoni. A lei va il merito di essere riuscita a raffigurare nello spazio ridotto di una moneta la straordinaria ricchezza di elementi architettonici che fanno della splendida facciata della Basilica di San Marco un capolavoro di armonia di stili, opera della mano sapiente di artisti diversi e di diverse origini”.
Nel dritto si può osservare la facciata della Basilica di San Marco, perfetto esempio di architettura bizantina, la cui costruzione iniziò nel 1063 nel luogo ove nel IX secolo era stata costruita una cappella per accogliere e venerare le spoglie di San Marco traslate a Venezia da Alessandria d’Egitto. In esergo, “1617” e “2017”, rispettivamente anno di completamento della Basilica e anno di emissione della moneta, poste ai lati del monogramma “RI” della Repubblica Italiana; in basso, la scritta “SAN MARCO”; a destra “LDS”, iniziali dell’autore Luciana De Simoni; in alto, la scritta “VENEZIA” e “R”, identificativo della Zecca di Roma; nel giro, le dodici stelle dell’Unione Europea.
“Venezia e San Marco, insieme, sono il simbolo di una civiltà che, per secoli, ha proposto un modello di buon governo, di relazioni, di convivenza – ha proseguito il sottosegretario Baretta –. Non ci nascondiamo, di certo, gli aspetti problematici che accompagnano alcuni passaggi di questa grande vicenda; ma, non ai nostri occhi parziali di veneziani, ma a quelli severi della storia e a quelli smaliziati del mondo, il messaggio positivo prevale, di gran lunga, sulle contraddizioni. Un messaggio che è anche attuale oggi, in un’epoca globale, dove i muri sembrano sostituirsi ai ponti; dove l’integrazione lascia il passo alla esclusione, dove si riduce la povertà assoluta, ma si allargano le disuguaglianze. Sono le “periferie esistenziali” di cui parla Francesco, le terre lontane che rinunciamo a visitare”.
“Venezia e san Marco insieme – ha concluso – non ci parlano, nella loro storia, di “decadenza”, di rinuncia; ma di coraggio di intraprendere sempre il viaggio, di ripartire per conoscere, condividere. Ci parlano di riuscita, di rinascita, di crescita”.
Dichiarazione sottosegretario Baretta al terzo Congresso Territoriale Ust-Cisl di Venezia
Il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta ha partecipato oggi al terzo Congresso Territoriale della Ust-Cisl di Venezia “Rappresentare il Cambiamento. Per il Lavoro, il Giovani, la Comunità”.
“L’Italia è attraversata da una percezione del futuro diversa dal passato – ha affermato -: l’obiettivo di fondo dei nostri nonni e genitori era che la generazione futura fosse migliore della loro. Oggi la percezione è cambiata. Si sta diffondendo un’angoscia mossa dai grandi cambiamenti che sconvolgono il mondo. Poi c’è lo spaesamento: in questo mondo così grande ci si sente impauriti. La chiave di interpretazione di questo fenomeno la parola “disuguaglianza”. Economica, sociale, umana dei diritti, quella cui si riferisce Papa Francesco parlando delle periferie esistenziali”.
“Bisogna dunque pensare ad un nuovo modello economico – ha continuato -: quello attuale, con il quale quotidianamente facciamo i conti e che tentiamo di tenere in piedi, è inadeguato a cogliere la complessità di questa fase.
La democrazia economica rappresenta, in questo scenario, la risposta più innovativa per coniugare l’uguaglianza alle riforme”.
Un ultimo riferimento va a Venezia: “La Città metropolitana deve diventare sinonimo di crescita e sviluppo ma dobbiamo fare un salto di qualità per ridisegnare l’intero territorio urbano”.
Cisl Veneto, Baretta a inaugurazione Sala a Tina Anselmi: “Semplice, sofisticata nei contenuti e determinata”
“Semplicità. Di carattere, ma, anche, come risultato di una costante frequentazione del territorio e del popolo. Rettitudine e passione politica e sociale come motore del proprio esistere. Competenza e determinazione che le consentirono di non essere mai neutrale, ma mai settaria”. Sono le parole con cui il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, ha ricordato Tina Anselmi, partigiana, sindacalista, parlamentare, prima donna ministro della Repubblica italiana. L’occasione è stata data dall’inaugurazione della nuova sala conferenze USR della sede Cisl di via Piave a Mestre, intitolata, per l’appunto, alla Anselmi.
“Questa è Tina Anselmi – ha concluso Baretta – che a tutto ciò aggiunge il suo essere donna emancipata e moderna. Qualità tutte che ha testimoniato con le sue opere”.
Banche venete, il sottosegretario Baretta incontra i rappresentanti dei risparmiatori
Discutere del futuro della banca e del ruolo dei suoi risparmiatori. Questi gli obiettivi dell’incontro, avvenuto oggi a Roma presso la sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze, tra il sottosegretario Pier Paolo Baretta e i rappresentanti dell’associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza”.
Tre i punti al centro del confronto:
• l’estensione dell’azione di responsabilità;
• la dimensione e la qualità dei rimborsi per gli azionisti e i risparmiatori;
• le ipotesi di reinvestimento, a partire dall’argine alla “fuga” dei depositi.
L’obiettivo dell’operazione è recuperare il rapporto di fiducia con cittadini e investitori per consentire alla banca, anche grazie alla garanzia dello Stato, di rilanciare la propria azione e di riaffermarsi quale istituto del territorio.
Giochi, Baretta a Endrizzi: “È il momento di mettere nel cassetto la demagogia”
“Leggo sempre con attenzione le dichiarazioni del Senatore Endrizzi, di solito polemiche, ma informate. Per questo sono particolarmente stupito di quanto ha dichiarato oggi. Possibile che Endrizzi non sappia che domani, su mia richiesta, non si discuterà di giochi in Conferenza? Che non ci sarà nessun blitz. Non credo. Perché allora una dichiarazione così? Per poter continuare nella polemica senza assumersi la responsabilità di una proposta? È arrivato il momento di mettere nel cassetto la demagogia. La pubblicazione, che ho ritenuto corretto ed utile fare, del documento discusso con gli Enti locali consente, per chi è in buona fede, di entrare nel merito, mi auguro punto per punto, e indicare le soluzioni più adatte a migliorare la situazione di questo settore. Sempre che si voglia migliorarla…
Attendo quindi meno polemiche e più proposte”.
#Arsenale2022, sottosegretario Baretta: “Per il Veneto serve un progetto valoriale”
“Una presa di coscienza collettiva”. È con queste parole che il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, ha definito il senso dell’incontro promosso dalle dieci associazioni venete che oggi hanno fatto tappa a Roma, nella sede del Senato, per presentare il progetto #Arsenale2022.
“Si tratta – ha spiegato Baretta – di un’importante presa di coscienza di sè, una presa di coscienza che interpreta in senso maturo il ruolo rivestito dal Veneto all’interno del sistema Italia. A raccontare con forza questo ruolo sono soprattutto i numeri, ma questa presa di coscienza può portare a esiti contraddittori. Da un lato, può spingere a sentirsi autosufficienti; dall’altro, a farsi carico in modo costruttivo del ruolo rivestito a livello nazionale. Ed è questa la soluzione che auspico. Tra un negoziato tra regione e Stato che accresca i poteri locali in modo condiviso e un referendum che spacca, molto meglio il primo”.
Una soluzione che emerge con forza anche nei documenti presentati dai membri fondatori di #Arsenale2022 – Cisl, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola media impresa (CNA), Confesercenti, Confindustria, Confprofessioni, Legacoop – nell’incontro con i parlamentari veneti, concluso dal sottosegretario Baretta.
“Quanto riportato nei documenti di #Arsenale2022 deve aprire anche una riflessione a voce alta, da fare insieme. Perché se è vero che il tempo sembra maturo per una presa di coscienza collettiva, è altrettanto vero che ciò non può nascondere la crisi, una crisi che non è solo economica ma anche sociale. E se sulla prima – ha spiegato il sottosegretario – abbiamo a lungo discusso, individuando anche alcuni strumenti per uscirne – penso ad esempio ai passi in avanti compiuti sull’export -, la seconda cova un allarme più profondo, una crisi di fiducia. La vicenda dei migranti, i casi delle banche, gli svariati episodi di cronaca delle ultime settimane minano il tessuto delle relazioni sociali. È per questo che serve un progetto non solo economico, ma anche valoriale. Dobbiamo essere protagonisti sia nel risolvere i problemi concreti delle persone, sia nel rimettere al centro delle nostre riflessioni un’idea di società basata sulle relazioni, sulla fiducia, sull’empatia e sulla solidarietà. È un cambio di passo che implica un rafforzamento anche del sistema creditizio, andando al di là della crisi delle banche venete, pensando a un progetto del Veneto per il Veneto, riappropriandoci delle capacità delle banche di finanziare il sistema produttivo regionale. Anche il Governo è pronto a fare la sua parte: Pedemontana da completare con responsabilità primaria della Regione, portualità e infrastrutture in un’ottica di sistema alto-Adriatico; servizi e partecipate capaci di integrarsi in una visione superiore e strategica. Perché se vogliamo essere una regione metropolitana, dobbiamo acquisire la capacità di pensare in grande”.
Unesco, sottosegretario Baretta: “Salvaguardia e innovazione possono stare insieme”
“Serve un’idea di città: salvaguardia e innovazione possono stare insieme. Questo è quanto il Sindaco Brugnaro deve discutere con l’Unesco. Non serve scavare nuovi canali: si decida rapidamente di portare le grandi navi a Marghera. Trovare una conciliazione con il porto commerciale è possibile, lasciando in marittima il traffico intermedio. La regolazione dei flussi è un’idea che va perseguita elevando nel frattempo la qualità dell’offerta turistica e mettendo al centro le attività culturali, come chiede anche il Presidente della Municipalità di Venezia. Il recupero della residenzialità in centro storico è direttamente proporzionale al recupero di attività commerciali e produttive. Se quindi Venezia può, in quest’ottica, pensare ad un proprio statuto speciale, Marghera può ritornare ad essere il cuore pulsante dell’attività produttiva e Mestre il capoluogo della Città metropolitana”.
Scomparsa Reolon, sottosegretario Baretta: “Il suo esempio, i suoi consigli, le sue osservazioni sempre preziosi”
“Dobbiamo dire grazie a Sergio Reolon per quanto ci ha dato in tanti anni di militanza, vissuta fino all’ultimo con impegno, passione e coraggio.
Il suo esempio, i suoi consigli, le sue osservazioni, a volte ruvide, ma sempre puntuali, sincere e in amicizia, sono stati sempre preziosi per tutti noi che abbiamo condiviso con lui la comune voglia di cambiamento e di miglioramento del nostro Paese e del nostro Veneto”.
Nuova viabilità Marghera, dichiarazione sottosegretario Baretta
“La nuova viabilità di Marghera e del Porto rappresenta un’opera di importanza strategica per l’intera area, poiché permette un netto miglioramento delle condizioni di vita quotidiana per i residenti e le imprese”. Lo dichiara il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, assente alla cerimonia di questa mattina per problemi familiari. “La sua inaugurazione – conclude – è un ulteriore tassello per lo sviluppo futuro della laguna”.