On. Baretta- Pasticcio Iva: non vale per le gondole (Il Gazzettino)
Baretta: gondole senza Iva (Il Gazzettino)
On. Baretta- Porto, bonifiche e rilancio. “Usiamo al Legge speciale” (Il Gazzettino)
On. Baretta- “Gioco di squadra per Porto Marghera” (La Nuova Venezia)
On. Moretto – “Centro Donna, intervenga la Boschi” (La Nuova Venezia)
On. Baretta- Veneto Banca: via libera alla causa contro gli ex vertici (Il Gazzettino)
Legge su sgravi per le imprese di Venezia e Chioggia, dichiarazione sottosegretario Baretta
In riferimento alla recente approvazione della legge sugli sgravi per le imprese di Venezia e Chioggia, il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Finalmente abbiamo risolto in via definitiva la annosa vicenda degli sgravi di Venezia e Chioggia. La soluzione che ha visto l’impegno del Governo e dei parlamentari veneziani abolisce il calcolo composto degli interessi, recuperando un’ingiustizia che ha provocato pesanti conseguenze per gli operatori economici lagunari. Anche questa risposta, giusta e necessaria, si inserisce nel rilancio economico e nella valorizzazione del territorio veneziano che trova il suo centro nella legge speciale”.
On. Baretta – Renzi ora rifinanzierà la Legge Speciale (La Nuova Venezia)
Crisi banche venete, rapporto unioncamere, Baretta “Avviare discussione urgente su nascita di un circuito finanziario veneto”
Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del rapporto di Unioncamere del Veneto sugli effetti della crisi delle due principali banche popolari del territorio (Veneto Banca e Popolare di Vicenza).
“È molto importante la ricerca di Unioncamere Veneto sulla crisi delle due banche popolari venete, perché ci porta su un terreno di discussione vero e concreto che può aiutarci a prendere delle decisioni.
La crisi delle due banche venete ha assunto una dimensione drammatica perché si è abbattuta soprattutto sulle famiglie, sui piccoli risparmiatori, e meno sul sistema imprenditoriale.
Di conseguenza dobbiamo gestire un grave impatto finanziario, ma sul quale si è riverberato un serio impatto emotivo che ha ripercussioni sulla crisi di fiducia di cittadini e imprese e il cui danno non è misurabile solo in termini finanziari.
Siamo di fronte a una crisi di reputazione di grandi dimensioni. Rispondere alla crisi delle due banche implica una discussione urgente sulla nascita di un circuito finanziario veneto, di un veicolo che riconsolidi lo sviluppo strategico del territorio.
Le banche sono state salvate e noi non abbiamo alcuna intenzione di vederle fallire, quindi ci aspettiamo una strategia di uscita, un piano industriale che in tempi relativamente brevi fornisca un’idea di rilancio.
Per questo ritengo che una delle prime risposte, positive, deve arrivare dall’interno: ci aspettiamo il prima possibile una forte azione di responsabilità da parte degli amministratori delle due banche per creare una cesoia tra il passato e il presente.
Non possiamo più ragionare per singoli pezzi, non possiamo più andare avanti nell’ottica di piccoli territori: è necessaria un’idea di sistema. Questo può essere il primo, significativo passo avanti verso una rottura di continuità e verso la rinascita della finanza veneta.”