“Cogliendo l’invito rivoltogli dal gruppo consigliare del centrosinistra, è giusto che il Comune di Portogruaro chieda ai propri cittadini di partecipare all’iniziativa del Governo che consente a tutti di proporre beni culturali sui quali investire risorse pubbliche, segnalando la Torre campanaria del Duomo di Sant’Andrea”. Così i deputati portogruaresi del Partito Democratico, Sara Moretto e Andrea Martella.
“Si tratta di un’occasione unica non solo per dare concretezza ai principi di partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte di sviluppo culturale e turistico del Paese ma anche per far arrivare a Roma l’urgenza di un intervento di messa in sicurezza di un bene simbolo della Città di Portogruaro, che merita di essere valorizzata per le sue peculiarità culturali ed architettoniche. Ci auguriamo che quanta più gente possibile segnali, entro il 31 maggio prossimo, questo significativo momumento alla mail attivata dal Governo bellezza@governo.it”.
Nanotech, tutti i lavoratori si fermano. Baretta:” Parlate di innovazione e noi chiudiamo” (Il Corriere Veneto)
On. Moretto- Se l’accoglienza è diffusa le caserme non servono il Veneto impari da Trapani (Il Corriere Veneto)
Imu in comodato e agevolazione del 50%, il tributarista De Franceschi: “Per ottenerla si spende di più di quanto si pagherebbe a costo pieno”
Importanti novità sono state introdotte dalla Legge di stabilità 2016 in materia di versamento dell’Imu per chi ha concesso gratuitamente in comodato d’uso un immobile ai parenti in linea retta entro il primo grado (figli e/o genitori). I Comuni di tutt’Italia hanno deliberato nelle scorse settimane la riduzione del 50% della base imponibile Imu e Tasi per le abitazioni concesse in comodato d’uso. Ma l’aggravio burocratico e di spese per la produzione della documentazione necessaria annulla, di fatto, i benefici. A rilevarlo è il tributarista veneziano Alberto De Franceschi, presidente dell’Associazione 2010, che parla di “ennesima ingiustizia e disparità di trattamnento tributario”.
Diverse le criticità rilevate. Innanzitutto, rimane l’obbligo del pagamento dell’imposta (Imu) in capo al proprietario: “È assurdo che un genitore che concede al figlio un immobile debba anche pagargli sopra l’Imu e la Tasi, pure se in misura ridotta. Forse è il caso di pensare a una modifica della norma affinchè il soggetto obbligato al pagamento dell’imposta sia l’utilizzatore” sottolinea De Franceschi.
C’è poi il problema dell’obbligo di registrazione del contratto di comodato che viene posto come requisito essenziale. “Ma è stato comunicato solo ora – sottolinea il tributarista – È noto che ci sono situazioni pre-esistenti che non necessariamente hanno registrato alcun comodato, visto che questo contratto prevede sia la forma verbale sia la registrazione solo in caso d’uso. Si producono così sanzioni per l’eventuale tardiva registrazione”. In base a quanto pubblicato nel sito dell’Agenzia delle Entrate, tale adempimento costa al contribuente 200 euro, più 16 euro per ogni 100 righe di documento per la marca da bollo. “Inoltre, è consentito a un genitore con più figli e più immobili di proprietà concessi in comodato di ricevere l’agevolazione solo su un unico immobile. E concludiamo l’ingiustizia con la richiesta anche della dichiarazione Imu da protocollare – aggiunge l’esperto -: se il contribuente si avvale di un professionista/Caf non spenderà meno di 50 euro. Tutto ciò produce ai cittadini/contribuenti una spesa che va da 400 euro a salire. Mi sembra che ancora una volta per ricevere una ‘agevolazione’ di cui non vi è certezza della durata nel tempo (si veda quante volte la norma è stata cambiata sinora) i cittadini siano costretti a pagare anche più di quanto l’agevolazione produce”.
Cosa prevede l’esenzione:
Viene ridotta al 50% la base imponibile IMU e TASI per le unita’ immobiliari e relative pertinenze individuate nel contratto, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che: il contratto sia stato registrato; il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso Comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Un’altra condizione è che venga presentata apposita dichiarazione IMU.
On. Moretto: “Al lavoro per proposte concrete per ricreare fiducia tra clienti e banche”
La deputata Pd Sara Moretto ha preso parte oggi pomeriggio all’incontro sul tema “Il risparmio tradito, ricostruire la fiducia – Restituire la dignità agli azionisti Popolare Vicenza e Veneto Banca”.
Di seguito una sua dichiarazione.
“Le vicende che hanno coinvolto i risparmiatori di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca ci impongono una riflessione seria sul concetto di finanza sostenibile, che oltre a creare un surplus economico miri a creare valore nel tempo e proteggere l’investitore. Penso che questo sia qualcosa su cui dobbiamo riflettere ed è una scelta che a livello normativo può essere sostenuta dal Governo con proposte concrete per dare strumenti immediati nell’individuare investimenti affidabili nei quali i clienti possano riporre fiducia. A questi si devono associare interventi di ristrutturazione vera e propria del rapporto tra cliente e istituto bancario. Alla Camera stiamo lavorando in questa direzione, la nostra intenzione è quella di formulare proposte concrete affinché si superi il divario tra clienti e banche e torni a crearsi quel rapporto di fiducia che si sta dissolvendo.”
Mestre, incontro “Finanza Tradita”, Baretta: “Insieme per costruire strategia finanziaria per il Veneto con piano di risanamento per famiglie e imprese”
Il sottosegretario all’economia e alle finanze, On. Pier Paolo Baretta ha partecipato, oggi pomeriggio a Mestre, all’incontro sul tema “Il risparmio tradito, ricostruire la fiducia – Restituire la dignità agli azionisti Popolare Vicenza e Veneto Banca”.
Di seguito una sintesi del suo intervento.
“Il governo Renzi pochi mesi dopo il suo insediamento ha dato il via a tre riforme del sistema bancario: quella delle popolari, delle fondazioni e delle BCC. Inoltre ha dato il suo assenso alla commissione parlamentare sui controlli. Da ultimo abbiamo dato vita al fondo privato Atlante e al decreto che avvia i rimborsi agli obbligazionisti truffati.
Tutto ciò perché, pur nelle difficoltà generali, noi stiamo dalla parte dei risparmiatori.
Adesso dobbiamo guardare avanti. È la strada della collaborazione, del dialogo e delle proposte concrete quella che dobbiamo intraprendere (a cominciare dalla azione di responsabilità!) se vogliamo evitare altre situazioni come quelle accadute a Veneto banca e popolare di Vicenza.
Serve una strategia di lungo termine che, soprattutto in Veneto, chiami al loro ruolo il sistema politico, l’intero sistema finanziario veneto e gli imprenditori veneti per dare vita ad un piano di risanamento e sviluppo a sostegno delle famiglie e delle imprese.”
Noale (VE) – Porte aperte Gruppo Cosmo, dichiarazione Sottosegretario Baretta
On. Moretto- Sgravi alle aziende: “Taglio agli interessi” (La Nuova Venezia)
On. Moretto- La Prefettura: “Profughi, servono altri 600 posti” (Il Gazzettino)
Sgravi contributivi alle imprese di Chioggia e Venezia: in commissione proposta di legge per risolvere l’annoso problema. On. Moretto:”Obiettivo dare risposte a imprese preoccupate e disilluse”
Si incardina oggi in Commissione Lavoro la proposta di legge volta a risolvere l’annosa questione degli sgravi contributivi per molte aziende di Chioggia e Venezia. Depositato lo scorso marzo su iniziativa della deputata Pd Sara Moretto, il testo si propone di dare una risposta alle centinaia di aziende messe in crisi dall’ammontare degli interessi che sono chiamate a versare.
La vicenda ha origine nel 1997 “quando sono stati concessi sgravi dei contributi sociali a imprese situate nel territorio di Venezia e Chioggia in applicazione dell’articolo 1 del decreto ministeriale 5 agosto 1994 per un ammontare medio annuo di 73 miliardi di lire, l’equivalente di 37,7milioni di euro” si legge nella proposta di legge. Di questi sgravi hanno beneficiato 1.645 imprese. Altri 567 milioni di lire (292.831 euro) di sgravi sono stati concessi a 165 imprese ai sensi dell’articolo 2 dello stesso decreto. L’Unione Europea ha però ritenuto questi sgravi “aiuti di Stato” illegittimi e quindi condannato l’Italia al pagamento di pesanti penalità. Con la legge n. 228 del 2012 l’allora Governo Monti stabilì per le aziende coinvolte il versamento degli interessi composti. “Le imprese con cui ho avuto più volte occasione di confrontarmi, disponibili a pagare i contributi non versati, sono però molto preoccupate per quanto riguarda il pagamento degli interessi, perché verrebbero messe in ginocchio – commenta l’on. Moretto -. Disperate e disilluse per le mancate risposte di questi anni, da ultima la mancata approvazione di un emendamento ad hoc che era stato presentato nella Legge di stabilità. Ecco perché abbiamo depositato questa proposta di legge che contiamo possa avere un iter molto veloce e giungere ad approvazione in breve tempo per chiudere definitivamente una questione che si trascina da troppi anni. In base a questo testo – conclude Moretto – le aziende sarebbero tenute a pagare gli interessi semplici, soluzione che permetterebbe loro di mettersi in regola senza soffocare”.