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Riforma Bcc, Moretto (pd): “Per le banche venete garantiti autonomia e radicamento sul territorio”

“Anche le Banche di credito cooperativo del Veneto saranno interessate dal processo di unificazione previsto dalla riforma delle Bcc ed entreranno a far parte di un grande gruppo nazionale. Sarà un’importante occasione di crescita per i nostri istituti di credito, che saranno rafforzati da questo processo, senza che ne venga intaccata in alcun modo l’autonomia o i rapporti con il territorio di appartenenza. Rimarrà intatto lo spirito mutualistico che  ha da sempre contraddistinto le nostre banche”. È il commento dell’on. Sara Moretto, membro della Commissione Finanze alla Camera che ha licenziato quest’oggi, nell’ambito del Dl Banche, la riforma delle Bcc.

“Il testo della riforma è stato migliorato in Commissione grazie agli emendamenti approvati – aggiunge – e riesce nell’obiettivo di tutelare  il mondo cooperativo e lo spirito mutualistico. In particolare, è stato approvato un emendamento che introduce la possibilità di creare sottogruppi regionali, proprio a tutela del radicamento sul territorio”.

Salone nautico di Venezia, dichiarazione sottosegretario Baretta

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta ha rilasciato una dichiarazione in merito al rinvio del Salone Nautico di Venezia.

“Prendo atto, con dispiacere, del rinvio al 2017 del salone nautico, già previsto per quest’anno, ma considero importante l’assunzione di responsabilità di UCINA per continuare questa esperienza. Venezia, come ha rilevato anche il Sindaco, ha tutte le prerogative per essere all’altezza di una manifestazione di primo ordine alla cui realizzazione guardiamo con vivo interesse”.

Treviso: Congresso Giovani Democratici, dichiarazione sottosegretario Baretta

Questo pomeriggio il sottosegretario all’Economia e alle Finanze On. Pier Paolo Baretta ha partecipato al Congresso Regionale dei Giovani Democratici, tenutosi a Treviso presso il Palazzo dei Trecento. A seguire una sintesi del suo intervento.

“Il nostro obiettivo oggi è avere un’idea di quale Veneto vogliamo tra vent’anni. Sembra un orizzonte lontano ma non è così, è una finestra di tempo più che sufficiente per cominciare a pensare, a partire da oggi, al tipo di futuro che vogliamo per la nostra Regione.La politica, in questa fase storica, è concentrata sulla risoluzione dei problemi che si presentano giorno dopo giorno, dunque rischia di non avere una sufficiente visione dei problemi di medio periodo. Ma non si risolvono i problemi immediati se non si ha una prospettiva di che tipo di paese e di territorio vogliamo. Un’attenzione in questa direzione è fondamentale, stiamo ancora vivendo una fase di crisi da cui si sta lentamente uscendo, e se vogliamo uscirne bene dobbiamo discutere la qualità della crescita. Lo sforzo del PD, dei Giovani Democratici e del Governo centrale, che ha fatto delle riforme la bussola dell’intervento politico, deve manifestarsi nella formulazione di un’idea degli strumenti attraverso cui uscire dalla crisi. Dietro la battaglia referendaria che Renzi e il Pd hanno intrapreso c’è questo progetto di visione, c’è l’idea e la voglia di cambiare, di modernizzare le istituzioni con la determinazione di portare a casa dei risultati. Questa è la direzione di marcia che si vuole portare avanti, e non si torna indietro sull’idea di rimodernizzazione del paese dal punto di vista del lavoro, del welfare e dell’economia in generale. Come Giovani Democratici il vostro obiettivo deve essere sostenere la formazione e anche l’educazione digitale, perché grazie a una cultura informatica potremo superare il gap che ci separa dal resto del mondo e identificarci come un paese giovane e all’avanguardia. Bisogna anche mantenere un dialogo costruttivo con le istituzioni locali, nazionali e infine europee, perché in Europa bisogna presentarsi come un Paese unito, compatto e cooperativo in un ottica di cambiamento complessivo. Penso che se adottiamo questa strategia ci troveremo tutti a nutrire la speranza concreta di un futuro migliore, soprattutto per le giovani generazioni.”

Venezia, presentazione Università Telematica Pegaso. Baretta: “Mettiamo in rete sinergie per competere internazionalmente nella sfida digitale”

Questa mattina il sottosegretario all’Ec­onomia e alle Finanze On Pier Paolo Bare­tta ha partecipato, a Venezia, alla pres­entazione delle attività dell’Università­ telematica Pegaso. A seguire una sintes­i del suo intervento.

“Siamo giunti a un punto di svolta e, do­po anni di immobilismo, in Italia qualch­e passo in direzione del progresso digit­ale si sta facendo. Adesso dobbiamo studiare una strategia, che sia condivisa da­l Governo e dagli operatori economici, p­er superare il gap che abbiamo con il resto del mondo per quanto riguarda l’info­rmatica, la banda larga e le connessioni­. Dobbiamo farlo nell’ottica di un cambi­o di paradigma collettivo, individuale, ­ma anche operativo e pratico.

Il cambiam­ento e la modernità ci mettono costantem­ente di fronte a sfide inedite, ma per s­uperare questo gap tecnologico occorre m­uoversi in tre direzioni. In primo luogo­, attraverso un coordinamento tra i gran­di operatori tecnologici e industriali. ­Secondariamente, dobbiamo costruire un campione italiano in grado di competere con i giganti internazionali. Infine, bis­ogna diffondere le tecnologie anche negl­i istituti scolastici, partendo dalle sc­uole elementari, attraverso un concreto ­piano formativo.

Oggi più che mai il web­ ci rende liberi, ma è altrettanto vero ­che servono regole e limitazioni che ris­pettino i singoli utenti. È una sfida di­fficile, ma questo non ci deve fermare d­all’idea di un piano formativo telematic­o diffuso. Un primo passo in questa dire­zione lo si fa favorendo le buone pratic­he.

Qui ci troviamo di fronte a una dell­e pratiche migliori sul territorio itali­ano, perché sdoganare le università, am­pliare a tutti la possibilità di ricever­e una formazione di qualità e garantire ­la democratizzazione dell’istruzione è u­n grande obiettivo della nostra gioventù­. Pegaso lo sta favorendo e per questo merita il sostegno del Governo e degli op­eratori economici.

La sfida vera, oggi, ­è continuare a essere connessi, e dunque­ mettiamoci in rete per recuperare quel ­gap tecnologico che ci separa dal resto ­del mondo e lanciarci con coraggio nelle­ nuove opportunità che il web ci offre.”

Sottosegretario Baretta in Polesine: inaugurazione incubatore t2i Rovigo, visita all’Adriatic LNG e incontro con gli amministratori a Porto Viro

Quest’oggi il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze On. Pier Paolo Baretta­ si è recato in visita nel Polesine, a R­ovigo in mattinata, per l’inau­gurazione dell’incubatore di start up certificato t2i e dei laboratori di FabLab­ presso il Cen.Ser. La sua visita è proseguita nel pomeriggio, con un sopralluog­o alla base di terra dell’impianto di ri­gassificazione Adriatic LNG, alle darsene di Porto Levante e si concluderà alle ore 18­ con l’incontro con gli amministratori ­locali presso il municipio di Porto Viro­. Di seguito una sintesi dell’intervento i­n occasione dell’inaugurazione dell’incubatore t2i di Rovigo, con gentile preghiera di dif­fusione.

“Questa iniziativa rappresenta il bisogn­o concreto di uscire dalla crisi e l’esi­genza di muoversi nell’ottica della ripr­esa, dello sviluppo, della crescita. Ora che intravediamo qualche fragile ma ­positivo segnale di ripresa dobbiamo lavorare per individuarne la qualità e gli ­assi di sviluppo. Ne intravedo tre. Siam­o il secondo paese per capacità industri­ale in Europa, questo ci impone di avere­ un’attenzione particolare per l’industr­ia, soprattutto nel Nordest. Anche il potenziale invidiabilissimo che turismo e ­cultura hanno, soprattutto qui in Polesine, lo dobbiamo sviluppare con più corag­gio: non possiamo scendere dalle graduat­orie turistiche, siamo leader oggettivi.­ Infine, la logistica è un’asse importan­tissimo, il Veneto rappresenta il crocev­ia delle culture e delle economie, la po­rta di ingresso e d’uscita dall’Est Euro­pa.  Abbiamo bisogno di energie che sostengano queste tre assi e ci aiutino a svi­lupparle. Realtà come queste, dove i ric­ercatori, i giovani, le start up innovative trovano un’occasione e un luogo per ­realizzare obiettivi che aiutano lo svil­uppo complessivo del territorio meritano­ tutto il nostro sostegno.Questo è il q­uarto tra gli incubatori certificati in ­Veneto, e auspico che si mettano in rete­ per dar vita a progetti innovativi che ­consentano al Veneto e all’Italia di imb­occare la giusta via per la ripresa. Que­sto è un sogno a occhi aperti: il futuro­ è nelle mani nostre e di queste giovani­ start up a cui va tutto l’appoggio poss­ibile perché si sviluppino e continuino ­a crescere”.

Conferenza stampa Comitato per il Sì, Baretta: “Una strategia di riforme perché in Veneto vi siano interventi diretti”

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze On Pier Paolo Baretta ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione del Comitato per il sì “Sì Veneto per le riforme”, a Padova presso il Caffè Pedrocchi. A seguire una sua dichiarazione.

“Il Veneto fa bene, oggi, con la nascita del “Comitato per il sì”, a essere tra i primi a testimoniare la voglia di cambiamento e a comunicarlo ai cittadini attraverso un’operazione di divulgazione. Bisogna agire rapidamente per le riforme istituzionali. Ragioni politiche, etiche e soprattutto economiche ci confermano quanto le riforme pesino più di quanto ce ne rendiamo conto. Gli interlocutori europei e stranieri ci chiedono sempre a che punto siamo con le riforme istituzionali. Il motivo è chiaro, l’effetto di stabilizazzione che riforme ben fatte comporta nella fiducia di investitori italiani e stranieri è un aspetto importantissimo. La sensibilità del nostro territorio in questo senso ci impone una strategia di visione per uscire da questa situazione di crisi con interventi diretti in campo economico, sociale e istituzionale. Questo è il traino della strategia di riforme che il governo ha portato avanti, ma che vogliamo continuare a stimolare affinché le riforme si facciano in fretta e abbiano un positivo su tutto il paese. L’agenda è appena aperta, e questo impegno oggi, con il Comitato per il Sì, ci consente di rafforzare la campagna e stabilire quali appuntamenti e quali obiettivi vogliamo portare avanti.”

Incontro con cittadini e sindaci della Riviera del Brenta, Baretta: “I privati potranno accedere a mutui agevolati. Aprire un tavolo per discutere insieme un progetto di visione sul futuro del territorio”

Questa mattina il sottosegretario all’Economia e alle Finanze On. Pier Paolo Baretta ha incontrato cittadini e sindaci della Riviera del Brenta a Dolo, presso l’Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta”, sul tema della Legge di Stabilità e degli interventi attuati a livello nazionale sul fronte delle emergenze causate dalle calamità naturali.

A seguire una sintesi del suo intervento.

“Ci troviamo in una situazione economica molto complicata che riguarda non solo l’Italia ma anche tutto il mondo. L’economia mondiale non riesce a decollare, le banche stanno affrontando una situazione molto complessa, che coinvolge l’Italia ma soprattutto molti istituti bancari in Veneto. Lo scenario ci impone di lavorare, insieme, a una proposta finanziaria chiara per il Veneto. Gli imprenditori sono parte del problema, ma sono anche parte della soluzione, e per risolvere la crisi bancaria in questo territorio è necessario il contributo delle imprese, oggi protagoniste della gestione del mondo bancario.

Naturalmente una parte delle risposte proviene da Roma, ma una parte deve venire dal territorio. Gli interventi del Governo devono tradursi in investimenti concreti e convenienti per il territorio. Abbiamo bisogno di stimolare il tessuto imprenditoriale, altrimenti rischiamo di non cogliere i segnali di ripresa. Il Veneto è una delle regioni più importanti d’Europa, e la nostra realtà imprenditoriale, fatta di piccole e medie imprese altamente competitive, va assolutamente difesa. C’è bisogno di un disegno complessivo e qui si vede l’importanza delle reti associative, del loro entusiasmo e della loro spinta verso il futuro. Il nostro compito, adesso, è quello di ragionare sul futuro.

Lo sforzo del Governo, con la nuova Legge di Stabilità, è stato quello di porre le condizioni ideali per garantire al Paese, e alle regioni colpite dalle calamità naturali, di ripartire. In un quadro di sostegno a situazioni di grande difficoltà, non credo che ci aiuti perseverare sulle polemiche.

In Italia sono 62 i punti di crisi aperti, ma è grazie alle richieste della Riviera del Brenta, a seguito del tornado che l’ha colpita, che abbiamo deciso di rifinanziare il fondo nazionale prevedendo una novità importante: la possibilità per i privati di accedere a mutui agevolati, a cui si aggiunge la possibilità di defalcare dalle tasse il contributo che arriva dai prestiti agevolati. Una norma di questo tipo, che prevede due vantaggi, non si può certo prevedere per un solo territorio, ma deve necessariamente avere carattere nazionale.

Non è vero che il governo ha abbandonato le situazioni di crisi, i provvedimenti, come la dichiarazione dello stato di crisi e i due milioni per i primiinterventi, sono stati attuati immediatamente. Ma alla richiesta di prolungamento dello stato di crisi, io invito a riflettere su una questione: fino a quando è conveniente mantenere l’economia di questo territorio – su cui localmente è stato fatto un lavoro egregio – in uno stato di crisi e non pensare al passaggio successivo? Io ritengo che sia opportuno studiare una strategia per capire quale sia la strada migliore. Abbiamo bisogno di una visione condivisa e il Governo è disponibile ad aprire un confronto di merito al quale dobbiamo tutti lavorare insieme.”

Anniversario FabLab Marghera, dichiarazione Sottosegretario Baretta

Questo pomeriggio il sottosegretario all’Economia e alle Finanze On Pier Paolo Baretta ha preso parte all’anniversario di FabLab, tenutosi all’interno del parco tecnologico Vega. A seguire una sua dichiarazione.

“Negli anni ’90, quando sono arrivati i primi robot in fabbrica pensavamo di essere arrivati al top della possibilità dell’innovazione tecnologica. Non era vero, e oggi siamo qui per dimostrarlo. Siamo di fronte a una nuova rivoluzione industriale e il 4.0 sta per essere superato. Oggi le industrie hanno bisogno di questo tipo di supporto tecnologico altamente all’avanguardia, come d’altronde è il Veneto, prima regione per industria manifatturiera. Se pensiamo che il biglietto da visita dell’Italia nel mondo è il Made in Italy, è importante il sostegno di un comparto industriale molto forte. Oggi stiamo vedendo come siamo già nel futuro. È fondamentale che queste iniziative vengano supportate, e l’impegno del Governo deve essere molto attivo. Abbiamo già attuato degli interventi in merito, ma occorre fare di più, soprattutto dobbiamo far in modo di promuovere un progetto formativo a supporto di questa grande iniziativa. In questo senso, io ritengo che sia di grande importanza il rapporto tra Vega e Università Ca’ Foscari. Il lavoro che si sta facendo deve andare in direzione della ricerca, dello sviluppo e di un ottimistico progresso.”

Inaugurazione anno accademico Ca’ Foscari, Baretta: “L’Università si adoperi per tenere insieme una rete di istituzioni culturali ed economiche per costruire il futuro di Venezia”

Questo pomeriggio, il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze On. Pier Paolo Baretta ha preso parte alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. A seguire, una sintesi del suo intervento.

Educazione e formazione, innovazione e ricerca, sono al centro delle scelte del ­governo. Per questo abbiamo finanziato l­’assunzione di giovani ricercatori e assegnato con la legge di stabilità altri 4­80 milioni per la scuola.

L’università italiana è fonte di eccelle­nza che forma cervelli che ci invidiano ­in tutto il mondo e che dobbiamo essere ­in grado di attirare nuovamente in Itali­a. Ma è anche motore e testimone dello s­viluppo economico e sociale del paese e ­dei territori in cui operano.

In questo senso, Ca’ Foscari svolge un ru­olo importante, nella sua capacità di in­novarsi e di essere protagonista della s­ocietà e dell’economia veneziane. Ed è a questo contesto che bisog­na guardare, per orientare anche le nost­re scelte, le scelte della politica, del­le istituzioni e anche le scelte cultura­li ed educative.

Individuo tre direttrici sulle quali ­il nostro territorio può e deve muoversi­ in un’ottica di sviluppo. La prima è il­ sostegno all’industria. L’Italia è il s­econdo paese industriale dopo la Germani­a. Il Veneto possiede un tessuto industr­iale particolarmente attivo, ed è bene c­he diventi parte integrante dei progetti­ dell’università. Nel 2017 ricorre il centenario della nascita di Porto Marghera­, un’occasione alla quale dovremmo partecipare tutti, anche l’Università Ca’ Foscari, non solo per ricordare il passato,­ ma anche per sviluppare idee sul futuro­. La seconda direttrice è la logistica: ­siamo la porta del centro ed est Europa ­e il nostro porto, le nostre infrastrutt­ure sono al centro di una possibilità di­ sviluppo. Infine, turismo e cultura. Ve­nezia e il Veneto possiedono potenzialit­à straordinarie da questo punto di vista­. Questa progettualità ha bisogno di un so­stegno culturale, e allora l’università ­è fondamentale come punto di incontro.

Ma per realizzare tutto ciò noi abbiamo ­bisogno che Venezia si presenti a livell­o nazionale come un’unica entità capace ­di produrre questa progettualità. L’Univ­ersità Ca’ Foscari deve, quindi, adopera­rsi per tenere insieme una rete di istit­uzioni culturali ed economiche, insieme ­alle istituzioni pubbliche e alle altre ­università presenti in città, per costit­uire un quadro che ci consentirà di esse­re partecipi fino in fondo del futuro de­lla nostra città.”

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