Comunicato stampa e giornalisti: come diffonderlo
Quando si parla di “comunicato stampa” ci riferisce ad un testo scritto per diffondere ai media una precisa notizia o per rilasciare una dichiarazione. L’obiettivo è veicolare ai media un determinato messaggio per farlo conoscere al pubblico. Solitamente un comunicato stampa viene inviato da parte dell’ufficio stampa ad una mailing list di giornalisti e redazioni, un vero tesoretto costruito nel tempo con impegno, capace di garantire l’efficacia o meno dell’invio. Più la mailing list è accurata, ampia e più i contatti con i giornalisti sono personali, più chance avrà la notizia di uscire. Successivamente, il testo viene anche pubblicato nella pagina web dell’azienda e/o nelle piattaforme social per amplificarne la portata. Leggi tutto
Il presidente del Cev invita i soci a partecipare all’Assemblea annuale del Consorzio
On. Moretto: Cona, sopralluogo della Commissione d’inchiesta sui migranti
Baretta: “Passo decisivo. Il Veneto partecipi alla ricapitalizzazione” (Corriere del Veneto)
Nuovo codice dei contratti e anticorruzione, mercoledì 18 gennaio a Padova nuova tappa del ciclo di seminari per ingegneri
Riparte da Padova il ciclo di incontri organizzato dalla Foiv – Federazione Ordini Ingegneri del Veneto per fare chiarezza sul Nuovo codice dei contratti e le Linee guida dell’Anac nei servizi di ingegneria. Cosa cambia in materia di programmazione, progettazione e realizzazione delle opere pubbliche e private? Se ne parlerà mercoledì 18 gennaio 2017 presso l’Auditorium Ordine degli Ingegneri di Padova Piazza G. Salvemini 2, 35131 Padova (locandina allegata). Il seminario svilupperà prevalentemente il tema del direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione, con particolare riferimento alle rispettive linee guida dell’ANAC.
“Spetta alle rappresentanze professionali, e quindi anche alla nostra, collaborare per la migliore riuscita possibile di una strategia che riduca gli spazi del malaffare e incentivi maggiore correttezza nei sistemi produttivi – sottolinea il Presidente della FOIV, ing. Gian Pietro Napol -, nella consapevolezza che solo nel rispetto delle regole si possono sviluppare al meglio i saperi di cui, per parte propria, gli ingegneri sono interpreti”.
“È un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto – spiega il coordinatore dei seminari, ing. Mariano Carraro – perché intendiamo porre la massima attenzione sul tema e riteniamo che la formazione sia il mezzo più adeguato. Con questo contributo, ci impegniamo affinché i nostri professionisti siano aggiornati e sensibilizzati nel rispetto delle nuove normative”.
Il ciclo di seminari ha l’obiettivo non solo di aggiornare le figure professionali sui cambiamenti normativi e legislativi del nuovo Codice dei Contratti pubblici, approvato con il recente Decreto legislativo n°50 del 18 aprile 2016, ma anche di sviluppare strategie e saperi di cui quotidianamente gli ingegneri sono protagonisti. Gli incontri, rivolti agli ingegneri liberi professionisti o dipendenti delle amministrazioni pubbliche o delle società private, avranno luogo da novembre 2016 a gennaio 2017 e si concentreranno particolarmente sui servizi di ingegneria e sulle relative linee guida dell’ANAC, Autorità nazionale Anticorruzione.
I seminari – ognuno dei quali approfondirà un tema specifico – prevedono la presenza di relatori esperti in materie ingegneristiche e giuridiche e rappresentanti della Regione Veneto.
L’ultima tappa del ciclo di incontri sarà a Rovigo il 9 febbraio.
On. Baretta: Pd veneto, primarie (aperte) il 19 marzo. “Ora troviamo una linea sull’autonomia” (Il Corriere Veneto)
Calamità naturali: bando Foiv per progetti di prevenzione e intervento
L’alluvione di Refrontolo, la frana a Pieve di Cadore, il tornado in Riviera del Brenta. Sono solo alcuni degli eventi calamitosi che hanno messo in ginocchio il Veneto negli ultimi anni. Tutti eventi i cui danni sarebbero potuti essere contenuti mettendo il territorio in sicurezza con un’accurata prevenzione tecnica. L’intervento delle professionalità degli ingegneri, nel campo della prevenzione, della salvaguardia del territorio e delle vite umane, in questo senso può essere determinante per arginare i danni delle calamità naturali e, soprattutto, per prevenirli. L’attenzione da parte di FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto – su questo tema è molto alta. Per questo ha indetto un concorso a premi in denaro rivolto agli ingegneri autori di progetti innovativi impegnati nella tutela del territorio. Il bando di partecipazione prevede due temi di intervento: il primo riguarda progetti di prevenzione, tutela e salvaguardia del territorio, il secondo interventi di ripristino e riqualificazione ambientale. Saranno premiate sei proposte progettuali, siano esse già realizzate o ancora da realizzare, di cui tre relative al tema della prevenzione del territorio e le altre tre relative al tema del recupero post-evento calamitoso. Per ognuno dei temi i premi consistono in 1.500,00 euro per il primo qualificato, 1.000 euro per il secondo e 500 per il terzo. La documentazione dovrà pervenire entro le ore 24.00 del 16 gennaio 2017 e andrà presentata attraverso il modulo disponibile nel sito di FOIV www.foiv.it, allegando i seguenti documenti: un abstract con i dati salienti del progetto, una relazione illustrativa di massimo 6 cartelle in formato A4 ed elaborati grafici, comprensivi di eventuale documentazione fotografica, per un massimo di 10 tavole in formato A3. I progetti selezionati verranno premiati il 23 febbraio 2017 nell’ambito della prestigiosa Fiera SaMoTer, in programma nel padiglione di Veronafiere dal 22 al 25 febbraio 2017. Con l’occasione, i vincitori avranno l’opportunità di illustrare il proprio lavoro e vedere i loro nominativi pubblicati nel sito internet di FOIV e degli enti coinvolti e patrocinanti. Il concorso è patrocinato dal CNI – Consiglio Nazionale Ingegneri, dalla Protezione Civile Regione Veneto, dalla Direzione Interregionale Vigili del Fuoco del Veneto e Trentino Alto Adige e da Confindustria Veneto.
Banche venete, sottosegretario Baretta: “Ripartire da azione di responsabilità e piano di ristoro per i risparmiatori”
“Una lettura critica delle vicende delle banche venete deve partire dalla necessità di fare chiarezza”. Questo quanto affermato dal sottosegretario Pier Paolo Baretta nel corso della presentazione del libro “Banche rotte” di Maurizio Crema a Più libri, più liberi, la Fiera della Piccola e Media Editoria in corso a Roma.
“Non ho mai parlato – prosegue Baretta – di speculatori, perché credo sia corretto parlare di risparmiatori, distinguendo tra risparmiatori azionisti, risparmiatori obbligazionisti e risparmiatori correntisti. Tra di loro, anche tra coloro che sono stati truffati, ci sono posizioni e responsabilità diverse che fanno emergere con forza il problema dell’assenza di educazione finanziaria nel nostro Paese. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge su questo tema, perché crediamo che i cittadini debbano essere tutelati anche attraverso la messa a disposizione di strumenti di conoscenza ed interpretativi che vadano al di là dei controversi moduli Mifid o delle lusinghe delle banche.
Le vicende di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza aprono una riflessione profonda sulla società veneta. Ci sono precise responsabità degli amministratori delle banche, ma, anche, una omissione generale.Il Veneto ha avuto una crescita economica molto veloce alla quale non ha fatto da contraltare una necessaria maturazione istituzionale, politica e di assetti economici e culturali. Sicché, dopo cinque anni con scossoni continui all’assetto economico e sociale, non siamo stati in grado di dare una risposta adeguata alla crisi. È esemplificativa, in tal senso, la reazione all’arrivo del fondo Atlante, avvertito come un pericolo di colonnizzazione. Eppure non un solo euro degli imprenditori veneti è stato investito per salvare i due istituti.
A questo punto, è necessario ripartire da due nodi cruciali: l’azione di responsabilità e il piano di ristoro per i risparmiatori. Solo attraverso questi due interventi si potrà segnare una cesura tra passato e futuro, restituendo fiducia al territorio e ai risparmiatori. Per quanto riguarda il futuro, – conclude – le due banche devono lavorare a un piano industriale per la fusione, anche guardando complessivamente al sistema finanziario veneto, ossia a quello delle molte, troppe, banche di credito cooperativo e delle molte fondazione bancarie, dentro una prospettiva di crescita. Un disegno sulla finanza veneta è un disegno sul Veneto. È questo che serve, è questo che manca”.
Referendum, dichiarazioni dell’on. Baretta
Il sottosegretario all’Economia e alla Finanza Pier Paolo Baretta ha lasciato la seguente dichiarazione in merito agli esiti delle votazioni del referedum costituzionale.
“Senso di responsabilità e capacità di analisi. È ciò che serve al nostro Paese e al nostro partito all’indomani del risultato referendario. La sconfitta del sì è netta, in Italia e in Veneto, accentuata dall’alta affluenza al voto degli italiani che sono tornati alle urne, sono tornati a votare riscoprendo il valore profondo di una democrazia chiamata a decidere sulla Carta costituzionale, nodo strategico della partecipazione alla vita civile del Paese.
Da un punto di vista politico, è stata un’occasione persa, una messa in discussione del percorso di riforme avviato con questa legislatura. Da un punto di vista sociale, non bisogna ignorare la richiesta di ascolto che arriva dai cittadini. L’analisi del voto deve essere una riflessione ad ampio spettro non solo sul risultato elettorale e sulla riforma costituzionale, ma sulla visione stessa di Paese e di società che abbiamo convintamente condiviso come forza politica.
Ma oggi serve senso di responsabilità e le inevitabili dimissioni del Presidente del Consiglio ne sono state già segno di serietà e coerenza. Bisogna, innanzitutto, completare la legge di bilancio, evitando l’esercizio provvisorio che bloccherebbe il Paese in un’avvilente gestione dell’ordinario senza prospettive e senza programmazione per il futuro.
Al Capo dello Stato, che gode della fiducia di tutti noi, sono affidate le scelte per individuare il miglior percorso per uscire da questa crisi istituzionale”.